Imballaggi

Il valore del bando è di 182 milioni: 150 milioni relativi all’80% dell’inceneritore e 32 milioni per la quota di Amiat. La multiutility del nordovest parteciperà insieme al fondo F2i. Un piano di monitoraggio sulla salute dei residenti
 

Si scaldano i motori in vista della gara per la cessione da parte del comune di Torino del termovalorizzatore del Gerbido, posseduto al 49% da Amiat, la società locale che gestisce la raccolta dei rifiuti. Tra i candidati in lizza la multiutility di casa Iren, che parteciperà insieme al fondo F2i, mentre per acquisire la quota di Amiat correrà da sola.
Il valore del bando è pari a 182 milioni: 150 milioni relativi all’80% del termovalorizzatore e 32 milioni per la quota di Amiat. “L’accordo con F2i prevede che, in caso di aggiudicazione della gara, il fondo abbia la maggioranza della joint venture, mentre dal 2014, con l’entrata in funzione dall’impianto, Iren avrà la possibilità di rilevare la maggioranza nella partnership”, fa sapere l’agenzia Reuters.
Sul fronte controlli, intanto, la provincia di Torino, con l’Arpa Piemonte e le Asl 1 e 3 sta coordinando le attività per il monitoraggio mediante la predisposizione operativa di un piano di sorveglianza sanitaria sullo stato della salute della popolazione residente più prossima al sito di insediamento dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti. A questo scopo la provincia vuole affiancare ai soggetti che predisporranno il piano con un comitato tecnico scientifico composto da tre membri di comprovata esperienza a livello nazionale in materia di epidemiologia ambientale, tossicologia, biomonitoraggio umano e valutazione degli effetti sulla salute.