Al via il Tour Corepla tra ricerca e innovazione. Prima tappa, Montello
Al via un viaggio tra i ”sistemi” di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica dalle tecnologiche tra le più avanzate in Europa
Il Consorzio Corepla inizia un “tour” tra le numerose case history di successo italiane, per approfondire il “valore” delle raccolte differenziate e del riciclo della plastica. Perché il riciclo, elemento base delle politiche ambientali, ricopre oggi anche un ruolo determinante di politica industriale volto a favorire nascita e crescita di nuove imprese, di nuovi processi di produzione e, infine, di nuove applicazioni. Concorrendo alla creazione di nuova occupazione.
Il caso studio - La prima case history è l’azienda Montello S.p.A: dal ’96 ad oggi gli addetti sono passati da 300 a 553 (con precisi obiettivi di ulteriore sviluppo). E questo grazie soprattutto alla riconversione industriale, che ha visto passare questa azienda dalla produzione del tondino di ferro per cemento armato ad impianto di trattamento dei rifiuti e riciclo degli imballaggi in plastica provenienti dalle raccolte differenziate completamente automatizzato, il più importante su scala nazionale e il maggior esempio di Centro integrato anche a livello europeo.
Applicando sistemi meccanici e detettori ottici di tipo N-IR (Near Infra Red), lo stabilimento di Montello è in grado di separare gli imballaggi per peso specifico, tipo di polimero, colore, producendo materie prime seconde sottoforma di scaglie di PET (utilizzate per produrre blister, prodotti per l’auto, filati etc), granuli di Hdpe (destinati alla produzione di tubi e contenitori per shampoo, detersivi etc), granuli di Ldpe (per produzione di film plastico) e granuli di misto Poliolefinico impiegati nel settore edile. L’attività di riciclo degli imballaggi in plastica svolta presso Montello ha consentito inoltre di evitare emissioni di CO2 per circa 200.000 tonnellate/anno e un tasso di smaltimento in discarica pari allo zero.
“Le nuove tecnologie e l’esperienza pluriennale nel riciclo in un Paese come l’Italia, povera di materie prime ma ricca d’ingegno, hanno reso il mercato delle materie prime seconde un settore di qualità. Oggi è possibile realizzare bottiglie in PET con il 50% di materiale riciclato. È quanto evidenzia Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla.
“Inoltre, selezionando imballaggi in polipropilene rigido, che nel resto d’Europa non vengono quasi mai raccolti, Corepla è in grado di fornire alle aziende riciclatrici la materia prima per la produzione di polipropilene di riciclo per il quale esiste una forte domanda. L’Italia, tra l’altro è il primo Paese in Europa in grado di valorizzare il riciclo di prodotti termoformati a base PET (vaschette)”.