Workshop Safe waste to energy - Crescono gli strumenti per trasformare il rifiuto in risorsa
La raccolta differenziata è ancora lontana dagli obiettivi e lo smaltimento in discarica è ancora prevalente (46% dei rifiuti prodotti), tuttavia le altre forme di gestione stanno crescendo: è quanto si apprende dal workshop Safe “Waste to Energy” che si è tenuto a Roma la scorsa settimana.
L’incontro si è aperto con la presentazione introduttiva curata dal Centro Studi e illustrata da Raffaele Chiulli, Presidente di Safe. La relazione ha offerto una panoramica della normativa e della gestione dei rifiuti in Italia, dove nel 2010 la produzione di rifiuti urbani ha raggiunto 32,5 Mt (+ 1,1% vs 2009), in controtendenza con il trend degli ultimi anni.
Dai dati presentati si evince che nel 2010 l’incenerimento rappresenta il 16%, mentre il compostaggio copre circa un terzo del recupero di materia. Ancora esiguo, ma in aumento, il ruolo dell’incenerimento in impianti produttivi con recupero energetico. La normativa nazionale, sulla scia di quella comunitaria, mira a trasformare il rifiuto da scarto a risorsa rafforzandone così la valorizzazione. In quest’ottica è stato introdotto il principio di “end of waste” in base al quale a certe condizioni, un rifiuto cessa di essere tale e rientra nelle logiche di gestione e di mercato dei prodotti.
Hanno partecipato tra gli altri: Daniele Gizzi, Environmental Manager, di Aitec; Pierluigi Gorani, Area Rapporti con il territorio, di Conai; Antonio Mastrostefano, Direttore Strategie Comunicazione e Sistemi, di COOU; Alessandro Bertoglio, Area Energia e Trasporti, di Assocarta; Elisabetta Perrotta, Segretario Generale di Assoambiente; Stefano Petriglieri, Responsabile Recupero Energetico di Corepla; Marco Turri, Direttore di Eurofuels.