Dupont sviluppa la produzione di etanolo cellulosico. Nuovo stabilimento in Usa
I sottoprodotti della lavorazione della canna da zucchero sono una materia prima di grande interesse per i clienti che vogliono ottenere un valore aggiunto producendo etanolo e generando energia dai prodotti secondari della lignina
DuPont sta sviluppando la produzione di un etanolo cellulosico più efficiente e sostenibile. I sottoprodotti della lavorazione della canna da zucchero sono una materia prima di grande interesse per i clienti che vogliono ottenere un valore aggiunto producendo etanolo e generando energia dai prodotti secondari della lignina.
La tecnologia di DuPont può essere utilizzata su materie prime come il sorgo da biomassa, paglia di grano, panico, paglia di canna da zucchero e residui del processo di estrazione dell’olio di palma. Luigi Coffano, Country Leader DuPont Italiana, conferma: “La capacità di ottenere combustibile da materie prime locali, rinnovabili e non alimentari rende l’etanolo cellulosico una soluzione efficace per ridurre la dipendenza da combustibili fossili. Grazie a una tecnologia integrata esclusiva e alle competenze nella gestione operativa, DuPont sta trovando le migliori soluzioni per produrre combustibili destinati ai trasporti, dalla cellulosa fornita da residui colturali di mais, dai sottoprodotti della lavorazione della canna da zucchero e altre colture”. Queste soluzioni comprendono inoltre forme di partenariato con agricoltori locali ed esperti agronomi per sviluppare procedure per la raccolta di materie prime sostenibili e offrire ai partner industriali un pacchetto licenze completo per produrre etanolo cellulosico.
Lo stabilimento DuPont Cellulosic Ethanol - Insieme agli agricoltori della regione, DuPont sta concretizzando la commercializzazione dell’etanolo cellulosico con la costruzione di un apposito impianto in Nevada. Situato in una zona agricola di primaria importanza, l’impianto per etanolo cellulosico da 225 milioni di dollari sarà una delle prime bioraffinerie cellulosiche al mondo su scala commerciale. Lo stabilimento in Nevada, Iowa dovrebbe essere operativo nel corso del 2015. L’impianto convertirà residui di mais (tutoli, foglie e stocchi) in oltre 130 milioni di litri di etanolo combustibile ogni anno. DuPont collabora con più di 500 agricoltori locali per raccogliere, immagazzinare e consegnare 375.000 tonnellate secche di scarti di mais all’anno.