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Eni Award 2024, ecco i premi assegnati alla ricerca scientifica

where Roma when Mer, 23/10/2024 who roberto

Tra i vincitori, progetti per la cattura della CO2, sull’idrogeno come combustibile pulito, nuovi materiali fotovoltaici, giovani ricercatori e startup innovative. Presente Mattarella. Leggi subito l’elenco dei premiati e le motivazioni!

Dalle tecnologie di frontiera fotoeniaward1.jpgper la cattura della CO2 alla ricerca sull’idrogeno come combustibile pulito, passando per i nuovi materiali per i dispostivi fotovoltaici. Sono solo alcuni dei progetti di ricerca scientifica premiati con gli Eni Award 2024, assegnati a Roma, al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nella foto consegna la targa a un vincitore, ndr). Giunto alla sedicesima edizione, il premio è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente e testimonia l’importanza che la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica hanno per Eni e il suo impegno a favorire la sostenibilità e l’accesso all’energia, in accordo ai 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Dalla sua istituzione nel 2008 le candidature sono state più di undicimila. La commissione scientifica, che ha valutato le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazione di sei Premi Nobel. Oltre a Mattarella, alla premiazione erano presenti il presidente del consiglio di amministrazione di Eni, Giuseppe Zafarana, e l’amministratore delegato Claudio Descalzi.
 
L’elenco dei vincitori
Per la sezione Transizione energetica, il premio è stato assegnato a Marc Fontecave del College de France (Francia). La ricerca di Fontecave è finalizzata allo sviluppo di tecnologie per la valorizzazione della CO2 come fonte alternativa di carbonio per la produzione di composti di interesse industriale. A tal fine, ispirandosi ai sistemi biologici, ha sviluppato sistemi catalitici innovativi, impiegati in processi di riduzione elettrocatalitica della CO2 alimentati da energia innovabile.
Nella sezione Frontiere dell’energia, il premio è stato assegnato a Nam-Gyu Park della Sungkyunkwan University (Corea del Sud) per la sua ricerca sulle celle solari a perovskite allo stato solido.
Nella sezione Soluzioni ambientali avanzate, l’Eni Award 2024 è stato assegnato a Holger Braunschweig della Julius-Maximilians-Universität Würzburg (Germania) per la sua ricerca relativa alla riduzione di rifiuti e di elementi tossici attraverso la funzionalizzazione diretta dell’azoto con elementi leggeri senza metalli di transizione.
Per la categoria Giovane ricercatore dell’anno, che premia due ricercatori che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Elvira Spatolisano e Stefano Toso. La prima, che ha conseguito il dottorato al Politecnico di Milano, ha condotto uno studio per la valorizzazione dell’idrogeno solforato, un composto spesso presente nel gas naturale, il combustibile fossile più pulito e cruciale nella transizione verso le rinnovabili. Toso, invece, ha condotto il dottorato all’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, studiando gli alogenuri metallici, una nuova classe di semiconduttori con eccellenti proprietà fotovoltaiche e utili per realizzare dispositivi opto-elettronici efficienti.
La sezione Giovani Talenti dall’Africa conferisce, in questa edizione, quattro premi assegnati a Favour Agbajor, della Durban University of Technology (Sudafrica), a Petra Kienyiy Chui, della Egerton University (Kenya), a Lakhdar Hamidatou, della Ecole Nationale Polytechnique de Constantine (Algeria), e a Nomthandazo Precious Sibiya, della Durban University of Technology (Sudafrica). I premiati riceveranno una borsa di studio.
Per la sezione Riconoscimento all’innovazione Eni, sono stati premiati Cristina Bonanomi, Rino Bonetti, Silvia Pavoni (Eni), Davide Moscatelli, Edoardo Terreni (PoliMI) per l’idea brevettuale relativa a un processo di produzione di bio-olio a partire dalla lignina; Riccardo Borgomaneri, Luigi Colombo, Francesca Galimberti, Samuele Gori, Alberto Landoni, Nicoletta Panariti, Rita Ponzo (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa Bio-Slurry, un processo a un solo stadio per convertire bio-feedstock altamente contaminati in prodotti di valore; Mirko Barbavara, Gabriele Bianchi, Stefano Cardamone, Lino Carnelli, Davide Deriu, Carla Lazzari, Nicola Mancini, Tamara Passera, Giuseppe Sabetta (Eni) per la soluzione tecnologica del sistema di stoccaggio di energia termica Eni Tes (Thermal energy storage).
È stata inoltre assegnata la menzione speciale “Eni Joule for entrepreneurship” a tre startup che si sono distinte per l’innovatività e la sostenibilità: Hbi - Human Based Innovation, di Bolzano, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare; Sly, di Santa Caterina dello Ionio (Catanzaro), che ha sviluppato tecnologie di intelligenza artificiale all’avanguardia per l’identificazione e la classificazione ultra-precoce degli incendi boschivi e RarEarth, startup di Milano, per il suo processo chimico innovativo per il riciclo di terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote.

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