A2A ha avviato la nuova linea robotica nel carcere di Bollate per gestire i Raee
Il progettto LaboRAEE gestito da Amsa Milano, è stata sviluppata in collaborazione con Hiro Robotics, sfruttando l’intelligenza artificiale e la robotica collaborativa
Il Gruppo A2A ha inaugurato una nuova linea robotica presso l’impianto di trattamento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), gestito da Amsa all’interno della Seconda Casa di Reclusione di Bollate.
Cosa fanno
La struttura, operativa dal 2018 e realizzata all’interno di un contesto peculiare a livello europeo per la custodia attenuata e la partecipazione attiva dei detenuti alle attività offerte, rappresenta un modello virtuoso di economia circolare e inclusione socio-lavorativa. Infatti, non solo permette la valorizzazione delle materie prime critiche contenute nei RAEE, come terre rare e metalli preziosi fondamentali per la transizione ecologica, ma offre anche un percorso concreto di formazione professionale. La nuova linea inaugurata da A2A, sviluppata in collaborazione con Hiro Robotics, sfrutta l’intelligenza artificiale e la robotica collaborativa. Unica nel suo genere, consente di ridurre significativamente i tempi di trattamento a 3,5 minuti per monitor rispetto agli attuali 10 e di aumentare del 100% la produttività, migliorando la precisione nella separazione dei materiali ed efficientando l'intero ciclo di gestione. L'evento si è svolto alla presenza di Giorgio Leggieri, Direttore della Casa di Reclusione, Francesca Valenzi, Direttore dell'Ufficio Detenuti e Trattamento PRAP Milano, Marcello Milani, Amministratore Delegato di Amsa, Patrick Oungre, Group Head of Innovation, CVC e Digital Hub A2A, e Giorgio Maione, Assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia.
Il progetto
Il progetto “LaboRAEE” vede attualmente assunti 5 dipendenti e, grazie a questa nuova tecnologia di automazione avanzata, coinvolgerà un numero crescente di detenuti e contribuirà, attraverso percorsi di upskilling qualificati, alla crescita professionale delle persone impiegate: un importante esempio di sostenibilità ambientale e valore aggiunto per la comunità. L’impianto di Bollate consolida sempre di più il suo ruolo di polo d’innovazione e inserimento sociale per chi, una volta terminata la pena, si prepara a un nuovo inizio. La sinergia tra promozione del capitale umano e gestione sostenibile dei rifiuti dimostra come il lavoro qualificato possa contribuire a migliorare la vita e allo stesso tempo generare un impatto positivo sul recupero delle risorse preziose contenute nei RAEE. In Lombardia vengono raccolte ogni anno circa oltre 5.750 tonnellate di R3, quindi tv e monitor: con il sistema robotizzato, la struttura – autorizzata per 1.000 tonnellate annue – potrebbe trattare fino al 17% di quanto raccolto in tutta la Regione.
I commenti dell’ad Amsa e del direttore del carcere
"Con l’inaugurazione della nuova linea robotica presso l’impianto di Bollate, Amsa promuove un modello di economia circolare che comprende sia la sostenibilità ambientale che l'inclusione sociale. – ha dichiarato Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa – I RAEE costituiscono una vera e propria miniera urbana e con la tecnologia presentata oggi aumenteremo la capacità di trattamento valorizzando sempre di più risorse preziose come alluminio, rame e metalli rari. Allo stesso tempo, stiamo contribuendo a favorire il reinserimento nel mercato del lavoro delle persone impiegate attraverso l’acquisizione di nuove competenze professionali valide e richieste”. "Oggi si segna un nuovo passo avanti lungo il percorso di innovazione tecnologica, di crescita delle competenze professionali, ma soprattutto di crescita della persona che resta sempre al centro di tutto, a tutela della propria dignità e integrità. – ha commentato Giorgio Leggieri, Direttore della Casa Circondariale di Bollate – Solo con la collaborazione strutturata tra istituzioni e sistema impresa è possibile conferire utilità alla pena. Sia per la persona detenuta come opportunità di cambiamento sia per la collettività come riparazione per il danno subito".