Attacco hacker al Gse, l’associazione Codici chiede garanzie ad Arera sulla protezione dei dati personali
L’associazione ritiene doveroso che l’Autorità fornisca ulteriori chiarimenti su quanto accaduto e, al tempo stesso, garanzie sulla tutela dei dati
È di pochi giorni fa la notizia dell’attacco hacker che ha bloccato i siti internet di Gse ed Acquirente Unico. In un avviso, Arera spiega che “gli incontri del Servizio Conciliazione che per tale motivo non possono essere svolti saranno aggiornati d’ufficio e riprogrammati, una volta risolta la problematica tecnica”. Una nota che l’associazione Codici giudica insufficiente.
Tutele sui dati
“L’attacco hacker non è un fatto trascurabile – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e non ci riferiamo solo alle conseguenze per le informazioni e l’assistenza ai consumatori. Il nodo centrale della vicenda, infatti, è la tutela dei dati personali presenti sul portale. È per questo che riteniamo doveroso da parte dell’Autorità fornire ulteriori chiarimenti su quanto accaduto e, al tempo stesso, garanzie sulla tutela dei dati”. “Lo Sportello per il consumatore – spiega Massimiliano Astarita, esperto del settore Energia e conciliatore di Codici – è uno strumento che fornisce informazioni ed assistenza ai clienti e utenti finali sulla regolazione nei settori riguardanti energia elettrica, gas, idrico e teleriscaldamento/teleraffrescamento. Possono rivolgersi al portale tutti i consumatori, domestici e non domestici, ed i prosumer. È bene sapere che quando si caricano le conciliazioni, si inseriscono dati personali e copie di documenti di identità e bollette. Parliamo, quindi, di dati sensibili, che potrebbero essere sfruttati da malviventi per rubare l’identità degli utenti, con tutte le conseguenze facilmente intuibili. A fronte dell’attacco hacker che ha messo momentaneamente fuori uso il portale, è lecito chiedersi che fine abbiano fatto questi dati. Sono stati protetti dai sistemi di sicurezza? Una domanda che nasce spontanea e su cui ci auguriamo che Arera fornisca presto delle risposte, vista la delicatezza della questione”.