Bazzano (Federutility): favorire aggregazioni degli operatori e incentivi Ue
Lo evidenzia il presidente uscente di Federutility, Roberto Bazzano, alla tavola rotonda “Da 8.000 a 1.000. Il futuro delle società partecipate tra tagli alla spesa e garanzia dei servizi pubblici”
“Occorre favorire le aggregazioni degli operatori, anche introducendo un meccanismo premiale nei confronti degli enti locali proprietari che realizzino tali processi". Lo evidenzia il presidente uscente di Federutility, Roberto Bazzano, alla tavola rotonda “Da 8.000 a 1.000. Il futuro delle società partecipate tra tagli alla spesa e garanzia dei servizi pubblici” parlando di sviluppo degli investimenti (da 1,5 a 5 miliardi l'anno), per il consolidamento delle dimensioni e di riduzione del numero delle aziende del settore. Per Federutility, “sarebbe utile ottenere, in sede europea, misure di sostegno al consolidamento come, per esempio, un incentivo che potrebbe consistere nel riconoscere alla società risultante dall'aggregazione il mantenimento di affidamenti in essere. Ma anche istituire una cabina di regia nazionale che segua le procedure di infrazione comunitaria, velocizzare la tempistica dei procedimenti autorizzativi, dare impulso ai progetti di efficienza energetica”.
Nell'universo delle società partecipate dagli enti locali, “le utilities in senso stretto, le nostre - ha precisato ancora Bazzano - rappresentano una modesta minoranza del totale", poco più del 20%, secondo i dati della Corte dei Conti. I servizi pubblici locali e la spending review citate in uno studio commissionato alla fondazione Utilitatis precisano che “si tratta di circa 1.100 aziende, tra energia, gas, acqua e rifiuti, in grado di generare oltre 40 miliardi di fatturato e 604 milioni di utili per gli enti locali”.