Brasile, a San Paolo non c’è più acqua. Senza pioggia, città a rischio
Il livello d'acqua della diga è del 4,5% sotto i minimi. La crisi idrica, iniziata in primavera, è stata causata da una netta diminuzione delle precipitazioni e da temperature oltre la media stagionale
Si fa sempre più grave la penuria d'acqua a San Paolo, la metropoli più popolosa del Brasile, dove si guarda con grande preoccupazione al livello delle dighe che riforniscono l'acqua, secondo quanto riporta il Foglio di San Paolo. Il livello della diga di Cantareira, principale serbatoio dell'area metropolitana di San Paolo e fonte di acqua per 6,5 milioni di persone, è diminuita del 4,5% rispetto al livello minimo mai raggiunto. I residenti sono stati avvisati da settimane della crisi d'acqua incombente, ma l'azienda idrica comunale Sabesp ha riconosciuto problemi per alcune zone per la prima volta nei giorni scorsi, invitando gli abitanti a ridurre i consumi. La crisi idrica, iniziata in primavera, è stata causata da una netta diminuzione delle precipitazioni e da temperature oltre la media stagionale.
“Siamo al limite della sopportazione: non possiamo nemmeno lavarci, è un assurdo”. Quello di Maria Conceicao Faustino, residente della Zona Sul di San Paolo, è solo una delle decine di sfoghi raccolti dalla stampa tra gli abitanti della città più grande e popolosa (undici milioni di abitanti) del Brasile, da mesi in piena emergenza idrica. E la situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente: se non pioverà nei prossimi giorni - avvisa l'azienda comunale dell'acqua, Sabesp - le riserve nel bacino di Cantareira (che rifornisce circa 6,5 milioni di persone della megalopoli) finiranno del tutto entro metà novembre. “Abbiamo risorse sufficienti ancora per poche settimane”, ha ammesso la presidente di Sabesp, Dilma Pena, davanti a una commissione d'inchiesta aperta presso la Camera municipale. La siccità e le temperature al di sopra della media stagionale aggravano il panorama di giorno in giorno. In vari quartieri si è ormai moltiplicata la caccia ai camion cisterna. Alcune imprese specializzate in questo tipo di trasporto hanno visto aumentare del 300% le richieste di intervento. “Manca acqua dappertutto e credo che peggiorerà ancora”, ha affermato a Folha de San Paulo Rita Passos, titolare dell'azienda SR Transporte de Agua. Residenti di varie zone stanno comprando addirittura acqua minerale per fare il bagno. “Spendo tra 50 e 60 reais (circa 20 euro) a settimana solo di bottiglie”, ha spiegato Vileide Bueno. “Siamo costretti a usarle per l'igiene personale, per lavare i piatti, per tutto”, ha aggiunto la casalinga. Secondo un rapporto del quotidiano Estadaò, manca acqua in uno ogni quattro distretti di San Paolo (in tutto sono 96). Un problema che riguarda case, fabbriche, negozi, ristoranti. La stazione Bras della metropolitana ha dovuto chiudere i bagni pubblici. Tra le aree con il maggior numero di reclami, quelle di Barra Funda, Brasilandia, Consolacao, Morumbi e Itaquera. La crisi intanto si è estesa anche ad altre regioni dello Stato di San Paolo - rendono noto i media - , colpendo almeno 70 città, dove vivono 13,8 milioni di abitanti. Di queste, 38 hanno dovuto ricorrere al razionamento, tre hanno dichiarato lo stato di emergenza e una quello di calamità pubblica. “Dobbiamo tutti abituarci a risparmiare acqua, non ci sono alternative”, ha concluso, sconsolata, Maria Conceicao.