La corsa alle poltrone di A2a: presentate 283 candidature, Ranci si tira indietro
A Milano ne sono state depositate 53 per il cda e 49 per il collegio sindacale, a Brescia si sono proposti in 85 per il Cda e in 96 per il collegio sindacale
Pippo Ranci si sfila dalla corsa per la presidenza del futuro consiglio di amministrazione di A2A. “Non ho presentato alcuna candidatura” ha detto all'Ansa l'attuale presidente del consiglio di sorveglianza della multiutility lombarda, nel giorno in cui si sono chiusi i bandi dei Comuni di Brescia e Milano per selezionare i futuri consiglieri di amministrazione. Nel complesso sono state presentate 283 candidature: a Milano ne sono state depositate 53 per il cda e 49 per il collegio sindacale, mentre a Brescia si sono proposti in 85 per il Cda e in 96 per il collegio sindacale.
In ballo ci sono otto posti per il consiglio di amministrazione e quattro per il collegio sindacale, che Brescia e Milano, azionisti di A2a con il 55% del capitale, si ripartiranno a metà. La rinuncia di Ranci, in carica dal maggio 2012, potrebbe spianare la strada della presidenza a Giovanni Valotti, presidente della Metropolitana Milanese, le cui quotazioni appaiono in ascesa a Milano ma anche a Brescia, dove è nato. Ranci era stato chiamato in A2a nel maggio del 2012 dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per rasserenare gli animi all'interno della multiutility in un periodo difficile e piuttosto conflittuale (la società veniva dal riassetto Edison ed era stata colpita dalla morte di Giuliano Zuccoli).
A questo punto le candidature verranno scrutinate dai comitati di saggi dei due Comuni. Quelle ritenute idonee verranno sottoposte ai sindaci che entro il 19 maggio dovranno stilare la lista congiunta in vista dell'assemblea del 13 giugno. Il nono nome, quello dell'amministratore delegato, verrà scelto insieme dai due comuni: senza l'individuazione di un nome forte, resta favorito l'attuale direttore generale Renato Ravanelli.