Iren, piano investimenti da 3 miliardi al 2023
La multiutility punta su una accelerazione delle operazioni di fusione e aggregazione, in particolare nel settore ambientale
Investimenti per 3 miliardi e un mol atteso di oltre 1 miliardo al 2023. Sono i punti centrali del piano industriale presentato da Iren, la multiutility del Nord Ovest. Il piano prevede un incremento delle cedole già del 20% nel 2018 (con un dividendo che arriverà a 8,4 centesimi per azione contro un precedente target di 7,7 centesimi) e un successivo aumento del 10% annuo con un payout medio del 50%. L’utile netto 2023 è stimato attorno a 300 milioni.
L'azienda punta anche su una accelerazione delle operazioni di fusione e aggregazione, in particolare nel settore ambientale. Nel piano di Iren non è stato conteggiato nella crescita della redditività, un'ebitda addizionale di 100 milioni, riferibili a una ventina di operazioni di M&a nelle aree di riferimento, di cui 10 milioni legati a deal praticamente in dirittura d'arrivo. “è un target che ha un'alta probabilità di successo anche prima della fine del piano - ha sottolineato l'ad Massimiliano Bianco (nella foto) - ; continuiamo a essere leader nel consolidamento, oggi in pipeline abbiamo operazioni piccole o molto piccole che tuttavia, messe assieme, ci portano a un valore complessivo interessante”.
Particolarmente significativo è l’andamento del rapporto debito/mol che, a fronte di un obiettivo di 3 volte, nel 2017 era a 2,9 volte, mentre quest’anno scenderà leggermente (con l’Ebitda stimato a 920 milioni di cui 50 milioni di componenti straordinarie) e in base al piano potrebbe arrivare a quota 2,3 nel 2023. Cosa che permetterà al gruppo, come spiegato dal management, di godere di una flessibilità finanziaria significativa, da sfruttare con ulteriori investimenti per circa 1 miliardo o eventuali operazioni di M&A.
Nel piano di Iren non è stato computato nella crescita del mol, atteso a 1,02 miliardi nel 2023, un’Ebitda aggiuntivo di 100 milioni, riferibili a circa 20 operazioni di acquisizione nelle aree di riferimento della multiutility, di cui 10 milioni legati a deal praticamente in dirittura d’arrivo.