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Ai 26 soci rappresentanti il 91,3% del capitale di Acam che avevano sottoscritto l’accordo si sono aggiunti i Comuni di Bonassola, Deiva Marina, Pignone, Lerici e Portovenere

Dei 32 comuni soci di Acam, 31 hanno aderito all’accordo d'investimento con Iren per l’aggregazione tra le due utility. Ai 26 soci rappresentanti il 91,3% del capitale di Acam che avevano sottoscritto l’accordo lo scorso 29 dicembre si sono infatti aggiunti i Comuni di Bonassola, Deiva Marina, Pignone, Lerici e Portovenere, in possesso dell’8,69% della utility spezzina. Non ha sottoscritto l’accordo entro il termine del 19 gennaio soltanto Pontremoli, che detiene però una quota molto modesta di Acam.

La gran parte dei soci di Acam, spiega un comunicato, hanno optato per l’adesione all’aumento di capitale che li porterà a detenere l’1,93% di Iren, mentre Lerici (5,5% del capitale di Acam), Fosdinovo (1,95%) e Portovenere (1,94%) hanno optato per la liquidazione in contanti delle loro quote.
L’esecuzione dell’aumento di capitale è ora subordinata al via libera dell’Antitrust e al rilascio da parte dei finanziatori del gruppo Acam del consenso all’estinzione delle garanzie a fronte del rimborso dell’ammontare residuo dei finanziamenti.

C’è da registrare, intanto, che Atena, società piemontese acquistata da Iren due anni fa, ha cambiato denominazione in Asm Vercelli. La nuova denominazione, in linea con la normativa Ue sull’unbundling, “non determinerà alcuna modifica riguardo la gestione delle aree di business”, sottolinea una nota, spiegando che di conseguenza “ad Asm Vercelli faranno capo tutte le attività inerenti la distribuzione dell’energia elettrica e del gas, il servizio idrico integrato, il servizio ambiente e gli altri servizi di carattere tecnologico”.