Osservatorio Idrico OSWI, le utility affrontano il cambiamento climatico
Le aziende hanno utilizzato parte delle risorse per rispondere alle sfide del cambiamento climatico
Migliorano i risultati economico-finanziari delle 55 maggiori utility idriche, così come gli investimenti necessari ad affrontare le sfide del cambiamento climatico. Lo ha evidenziato l’Osservatorio idrico OSWI nel corso di un incontro che si è svolto a Milano.
In un contesto di buone performance economiche, le aziende hanno utilizzato parte delle risorse per rispondere alle sfide del cambiamento climatico: quasi la totalità ha effettuato interventi per riduzione delle perdite, distrettualizzazione e telecontrollo; 30 fanno uso di energie rinnovabili, 24 hanno effettuato interventi di efficienza energetica, 26 riutilizzano i fanghi e 23 il biogas prodotti nei processi di depurazione. Per il futuro - è stato detto - la sfida cruciale è integrare completamente il cambiamento climatico nella pianificazione delle infrastrutture e la programmazione delle attività operative e istituire forme di cooperazione sempre più strette tra utility, settore agricolo, industria, governo, ARERA e cittadini, nell’ottica di una Strategia Idrica Nazionale.
Cambiamenti climatici - Le previsioni del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) presentano aumenti delle temperature tra i 3 °C e i 6 °C per il bacino del Mediterraneo entro la fine del XXI secolo rispetto allo stesso periodo del secolo precedente. Nel 2016 le precipitazioni cumulate annuali in Italia sono state complessivamente inferiori alla media climatologica del 6% circa (-1% circa al Nord, -8% al Centro e circa -11% al Sud e nelle Isole). Nel primo semestre del 2017 è venuto a mancare il 50% delle precipitazioni piovose rispetto alla media, corrispondenti a 20 miliardi di metri cubi. Al Nord si è addirittura raggiunto il 72% in meno.
Osservatorio Home Services - Durante il workshop, Assistenza Casa ha presentato i risultati dell’Osservatorio Home Services realizzato nel 2017 (prima edizione) e approfondito con una seconda edizione nel 2018, che consiste in una analisi empirica condotta con interviste sulla consapevolezza e comportamenti degli italiani in tema di servizio idrico integrato. Lo studio, che nel 2017 ha avuto come obiettivo monitorare e fotografare le abitudini e le necessità delle famiglie italiane in tema di manutenzione e gestione degli impianti domestici di gas, luce e acqua è stato arricchito nel 2018 con un’esplorazione sul consumatore finale, per comprendere quali siano oggi le paure degli italiani rispetto agli eventi che possono accadere in casa o fuori casa, analizzando quelle che sono considerate le vere preoccupazioni all’interno della propria abitazione. Inoltre ha studiato il panorama degli impianti a gas, elettrico ed idraulico con particolare focus sul tema idrico per comprendere come si inserisce in questo panorama, rispetto ai cambiamenti del contesto sia climatico e ambientale sia di offerta delle utilities.