Povertà energetica, sostegno economico per oltre 700 famiglie a Cagliari
Le famiglie in difficoltà economica aiutate attraverso un sostegno economico e percorsi formativi. Questi gli interventi alla base del progetto Energia in Periferia a Cagliari, inaugurato nei giorni scorsi
Arriva a Cagliari, nel quartiere di Santa Teresa il progetto “Energia in periferia”, promosso su tutto il territorio nazionale da Banco dell’energia, grazie alla collaborazione con Edison e Fondazione Domus de Luna. Darà sostegno a oltre 700 famiglie del territorio in condizioni di vulnerabilità economica e sociale attraverso azioni concrete che prevedono il pagamento delle bollette energetiche, emesse da qualunque operatore, e l’avvio di percorsi di educazione al risparmio energetico a cura dei Ted – Tutor per l’Energia Domestica.
I dati della povertà energetica
Energia in periferia – leggiamo su Primaonline - rappresenta uno strumento importante, se si pensa ai numeri della povertà energetica in Italia che, secondo l’Oipe – Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica in riferimento agli ultimi dati reali disponibili del 2022, si attesta al 7.7% del totale, cioè 2 milioni di famiglie a rischio scivolamento verso la vulnerabilità energetica, con una percentuale pari all’11.8% registrata in Sardegna. Per quello che riguarda l’interesse nei confronti dell’argomento, secondo i dati IPSOS il concetto di povertà energetica è noto al 66% degli italiani a grandi linee, mentre solo circa il 6% conferma un’elevata familiarità. L’iniziativa, già attiva a Milano, Roma, Reggio Calabria, Gualdo Tadino e Gubbio, Napoli e Torino, promossa da Banco dell’energia per dare affiancamento alle famiglie più vulnerabili dal punto di vista energetico, residenti nelle zone periferiche delle città italiane e nei piccoli comuni. Il contrasto alla povertà energetica rappresenta uno dei principali obiettivi del Manifesto “Insieme per contrastare la Povertà Energetica”, lanciato nel 2021 da Banco dell’energia al quale hanno aderito oltre 70 soggetti tra aziende, Istituti di ricerca, associazioni ed enti del terzo settore e che ha recentemente ottenuto il patrocinio da parte del ministero dell’Ambiente. Ulteriore obiettivo, promuovere un’attività di coalition building finalizzata a sensibilizzare sul tema le istituzioni e l’opinione pubblica e individuare le iniziative più adeguate da realizzare territorialmente e a livello nazionale. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Laura Colombo, segretaria generale del Banco dell’energia, Emanuela Gatteschi, amministratrice delegata di Gaxa gruppo Edison, Ugo Bressanello, fondatore Domus De Luna; i lavori sono stati moderati da Cristiana Aime, giornalista Tgr Sardegna.
La parola ai protagonisti
“La nuova tappa del progetto Energia in Periferia a Cagliari rappresenta un grande motivo di orgoglio per il Banco dell’energia, consapevoli che con gli sforzi e l’impegno profuso stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo prefissati tempo fa – queste le parole della segretaria generale del Banco dell’energia, Laura Colombo. – La preziosa collaborazione dei nostri partner, come Edison e Fondazione Domus De Luna, ci permette di portare avanti l’iniziativa su tutto il territorio nazionale. Gli strumenti che mettiamo in campo hanno l’obiettivo di affiancare le famiglie nell’immediato, attraverso il pagamento delle utenze energetiche, e anche in uno scenario di medio-lungo termine, con i percorsi di educazione al risparmio energetico a cura dei Tutor per l’Energia Domestica”. “Il progetto Energia in periferia a Cagliari conferma l’impegno del gruppo Edison al fianco di Banco dell’energia e delle associazioni del territorio per contrastare il fenomeno della povertà energetica”, ha dichiarato Emanuela Gatteschi, amministratrice delegata di Gaxa, gruppo Edison. “Siamo orgogliosi di aiutare economicamente 700 famiglie cagliaritane del quartiere di Santa Teresa. L’energia è un bene essenziale per la vita di tutti i giorni e lo diventa ancora di più nelle realtà sociali o geografiche fragili. Entrando nelle case degli italiani abbiamo una responsabilità sociale di cui vogliamo farci carico”. “Non possiamo più parlare di emergenza. TiAbbraccio coinvolge più di 7mila persone di cui 2mila minorenni e 300 bambini di età inferiore ai 3 anni. Numeri che non accennano a diminuire – ha commentato il fondatore di Domus De Luna, Ugo Bressanello. – Ben vengano le iniziative come queste che danno una “boccata d’ossigeno” alle famiglie schiacciate dal peso dell’inflazione e del lavoro precario”.