Rischio idraulico, inaugurato impianto idrovoro a Stagno (Li)
Due e milioni e mezzo di euro per la nuova struttura che incrementa di circa quattro volte la portata delle pompe preesistenti
È stato inaugurato il nuovo impianto idrovoro realizzato sul fosso nel Comune di Collesalvetti (LI). L’opera, da 2 milioni e mezzo di euro, è stata concepita per ridurre fortemente il rischio idraulico nell’area di Stagno.
L’impianto
Il nuovo impianto incrementa di circa quattro volte la portata delle pompe preesistenti contribuendo a ridurre fortemente il rischio idraulico legato al fosso Cateratto per l’intera frazione di Stagno. Con lo stesso obiettivo e grazie al medesimo filone di finanziamento, è stato recentemente realizzato e collaudato anche il progetto di due nuove casse d’espansione sempre sul fosso Cateratto (per un importo di 600mila euro) grazie alle quali è possibile invasare un volume di circa 20mila mc d’acqua.
Rispettati i tempi
Al taglio del nastro era presente tra gli altri l’assessora Monia Monni. "Un anno fa - ha detto– siamo venuti in questo territorio di pianura molto fragile per il suo assetto idrogeologico, impegnandoci a realizzare questo intervento in un anno e così è stato. Quello che vediamo è il terzo impianto idrovoro che mettiamo sul fosso Caterrato, un impianto da 2milioni e mezzo di euro con una vasca di carico dotata di due celle per l’alloggio di due nuove elettropompe sommergibili da 1.500 litri al secondo che elevano complessivamente la portata a 4.190 litri al secondo di fronte ai precedenti 1.190 litri/sec. Essendo un corso d’acqua che non ha nessuna pendenza, per risolvere i problemi di sovra alluvionamento l’unica modalità possibile è questa".
"Dopo il 2 novembre siamo intervenuti con le somme urgenze soprattutto sul Tora che per noi è un po’ un sorvegliato speciale, rafforzando gli argini e risagomando l'alveo del fiume. Ma torno a dire che siamo riusciti a realizzare questi interventi con una rapidità significativa in virtù dell’urgenza, ma - ha sottolineato - rischiano di rimanere indietro gli interventi per la ricostruzione per i quali, oltre alle risorse, sarebbe necessario mettere mano alla normativa".