torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Sapevatelo! Bollette gas, attenzione alle penali in caso di rescissione prima del tempo

where Milano when Gio, 11/01/2024 who roberto

Lo evidenzia una delibera Arera che specifica come eventuali penali possano essere applicate "esclusivamente nei contratti di durata determinata e a prezzo fisso”

Con l’apertura ufficiale perbollette-gas.jpeg tutti i clienti domestici e aziendali del mercato libero del gas, forse non tutti sanno che i fornitori hanno la facoltà di applicare, in alcuni casi, un onere a carico del cliente se questo esercita il recesso prima dello scadere del contratto.  A delineare il nuovo quadro è una delibera dell'Arera risalente allo scorso 6 giugno e scattata il primo gennaio 2024, che specifica come eventuali penali possano essere applicate "esclusivamente nei contratti di durata determinata e a prezzo fisso".
 
Le clausole e gli obblighi
Possibili oneri di recesso anche sui contratti a tempo indeterminato se hanno "condizioni economiche a prezzo fisso di durata determinata", limitatamente al primo periodo di validità delle condizioni economiche.
In merito al recesso e alla validità dell'onere, l'Autorità ha anche fissato specifici obblighi per i fornitori: nel contratto va indicato "chiaramente", nel suo importo massimo, l'eventuale onere, che deve essere "specificamente approvato e sottoscritto dal cliente".
 
La reazione dell’assoconsumatori

"Una vergogna! Abbiamo chiesto inutilmente e ripetutamente a Governo e Parlamento, depositando le osservazioni al disegno di legge sulla concorrenza appena varata, di abrogare l'art. 7, comma 5 del Decreto Legislativo n. 210 dell'8 novembre 2021, che prevede che il fornitore di energia elettrica possa far pagare ai clienti una somma di denaro in caso di recesso anticipato da un contratto di fornitura a tempo determinato o a prezzo fisso" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori. "Purtroppo il Parlamento, dimostrando di voler stare dalla parte delle compagnie energetiche che stanno facendo extraprofitti milionari e non da quella delle famiglie, in barba alla libera concorrenza, che prevede la perfetta mobilità del consumatore, non ha accolto la nostra richiesta" prosegue Vignola.
"Un fatto ancor più grave se si considera che proprio ora sta per essere eliminato il mercato tutelato e che, quindi, le famiglie, non informate su quello che devono correttamente fare per evitare di pagare di più, non essendo mai partita la campagna informativa, dovrebbero almeno essere lasciate libere di cambiare fornitore in caso di fregature. Insomma, dopo il danno la beffa!" conclude Vignola.

immagini
bollette-gas