Animalìe. I conservatori inglesi divisi sulla riapertura della caccia alla volpe
Dal 2005 è vietato cacciare la volpe fino a ucciderla, ma Cameron e una parte dei conservatori vogliono abolire il divieto
La tradizionale caccia inglese alla volpe, il simpatico canide selvatico che minaccia i pollai, è limitata dal 2005, come volle il parlamento laburista e il Governo di Tony Blair, ma un gruppo di conservatori vuole abolire le limitazioni. E il partito si divide. Ne parla in quotidiano inglese The Telegraph.
Questa attività, praticata con cavalli, mute di cani e battitori, quando riesce porta in genere allo sbranamento dell’animale da parte dei cani. La legge di dieci anni fa non vieta del tutto la caccia: ne vieta l’uccisione finale, e ammette lo sbranamento della volpe solo se non si riesce a impedire alla muta di cani di azzannare la povera bestia. Spesso, per fortuna, invece della volpe si ricorre a un fantoccio impregnato dell’odore dell’animale.
Il sottosegretario contro il suo partito - I conservatori, che godono di una maggioranza di 330 seggi in Parlamento, avevano annunciato un’abolizione del divieto di caccia alla volpe. Ma la conservatrice Tracey Crouch, sottosegretaria allo sport, è fortemente contraria alla caccia alla volpe, e con lei ci sarebbe un gruppo numeroso di deputati conservatori di giovane età, fra i 30 e i 40 anni, e di provenienza urbana. Sommati ai parlamentari laburisti, farebbero franare il progetto dei cacciatori. Sulla barricata opposta c’è un altro conservatore, Simon Hart, convinto che ci siano i numeri sufficienti per abolire l'attuale legge. Per riuscirci però, oltre all'appoggio del premier David Cameron, che in passato si è espresso personalmente a favore della “libertà di caccia”, i conservatori avranno bisogno del voto di qualche laburista ribelle e di una decina di astensioni.
Per ora il disegno di legge non è ancora stato messo a calendario.