Animalìe. La Lombardia dichiara guerra alle nutrie
Via alla nuova legge regionale. Un bando per le aziende di derattizzazione. L’assessore Rolfi: “Serve un fondo nazionale, lo Stato ci ascolti e intervenga”
Definizione delle competenze degli enti territoriali, percorso congiunto con le associazioni di categoria, un fondo annuale da 500mila euro e soprattutto nuove iniziative per contenere un problema che sta generando danni incalcolabili all'agricoltura lombarda, creando al contempo un pericolo per la sicurezza. Sono i contenuti della nuova legge lombarda per il contenimento e l'eradicazione della nutria, approvata dal Consiglio regionale.
Il bando sperimentale
"La Regione - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi - vuole mettere in campo tutte le azioni possibili per contenere un problema enorme, rappresentato dalla proliferazione della nutria. Con i 500mila euro previsti dalla nuova legge regionale avvieremo un bando per sperimentare aziende specializzate in pest control. Con una grande quantità di gabbie affiancheranno i volontari in questa attività, definendo obiettivi e zone d'azione. Negli Stati Uniti e in altri Paesi questi interventi hanno funzionato".
"Oltre a mettere in pericolo la redditività delle aziende agricole - ha ricordato l'assessore - le nutrie scavano tunnel che causano cedimenti degli argini e dei terreni e, di conseguenza, anche delle strade limitrofe. Rappresentano un rischio per la sicurezza stradale. Chi percorre le provinciali in pianura sa quanto sia facile vedere uno di questi roditori attraversare la carreggiata".
I contenuti del provvedimento
Le modifiche di legge approvate oggi introducono maggiore flessibilità amministrativa e operativa per gli enti locali e gli operatori e garantiscono chiarezza dei ruoli.
I Comuni saranno competenti nella gestione del sovrappopolamento e coopereranno, anche in forma associata, ai piani di eradicazione predisposti dalle Province.
Potranno stipulare convenzioni con associazioni venatorie, ambiti territoriali di caccia e comprensori alpini per il supporto dell'attività di controllo, attenendosi alle linee guida indicate dalla Regione. Le Province predisporranno i piani, organizzeranno la raccolta e lo smaltimento delle carcasse e istituiranno tavoli di coordinamento con i soggetti interessati. La Regione effettuerà una programmazione sulla base della consistenza della specie ed emanerà linee guida per le attività dei comuni.
Il Governo ci ascolti, la nutria è un’emergenza nazionale
"Ringrazio il Consiglio regionale - ha concluso Rolfi - per il lavoro svolto. Ammodernare la norma, condividendo il percorso con tutti gli enti e le associazioni, era fondamentale. Ora chiediamo al Governo di ascoltare un appello unanime delle Regioni della pianura padana: trattare la nutria come una emergenza nazionale e istituire un cospicuo fondo ministeriale per affrontare il problema in modo congiunto e serio".