Animalìe. Il panda è salvo, non rischia più l’estinzione
Dopo cinquant’anni di politiche di conservazione, l’orsetto asiatico è uscito dalla condizione di estrema criticità per la sopravvivenza della specie
Non sono più a rischio di estinzione i panda giganti, i simpatici, pigri e dispettosi orsetti bianchi e neri adottati dal Wwf come simbolo di una natura in pericolo. Dopo cinquant’anni di politiche della Cina e della comunità internazionale, l’orsetto asiatico è uscito dalla condizione di estrema criticità per la sopravvivenza della specie. Nella nuova classificazione in panda entra tra le specie "vulnerabili".
Ci sono 1.800 esemplari
L'attuale popolazione di panda in natura è salita a 1.800 individui, soprattutto nella provincia centrale del Sichuan.
La nuova classificazione riflette "le migliorate condizioni di vita grazie agli sforzi di lunga durata per la loro conservazione, inclusa l'espansione dell'habitat", ha affermato Cui Shuhong, direttore del dipartimento di protezione ecologica naturale del ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente.
Orsetti in affitto
Pechino ha aumentato negli ultimi decenni gli sforzi per far crescere la popolazione dei suoi animali più famosi, creando vaste aree dedicate su diverse catene montuose nel tentativo di salvarli dall'estinzione, e utilizzandoli a lungo come perno della sua diplomazia, prima regalandoli e poi concedendone esemplari agli zoo internazionali a un costo medio annuo di un milione di dollari. I panda giganti sono molto difficili da allevare e soprattutto da far riprodurre in cattività. Le femmine hanno l’estro per 24-72 ore l'anno, e i panda sopravvivono dove c’è molta disponibilità di bambù, la pianta povera di nutrienti di cui l’animale mangia dai 9 ai 18 chili al giorno.
Altre specie in ripresa
L'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) aveva già rimosso fin dal 2016 i panda giganti dalla lista delle specie a rischio di estinzione, riclassificandoli come "vulnerabili", ma la Cina ha ritardato di altri 5 anni questa ufficializzazione. Uno studio congiunto di un team di esperti di Cina e Usa, pubblicato lo scorso anno, ha tuttavia osservato che il successo dell'operazione panda potrebbe essere avvenuto a danno delle specie di carnivori locali.
Anche le popolazioni di altre specie rare e in via di estinzione si stanno gradualmente riprendendo. Il numero di tigri siberiane, leopardi dell'Amur, elefanti asiatici e ibis crestato è cresciuto in modo significativo.