Animalìe. Salviamo i pulcini maschi dalla strage
Ogni anno in Europa vengono abbattuti oltre 300 milioni di animaletti considerati scarti di produzione dall'industria delle uova
Diciotto organizzazioni europee per la protezione degli animali si sono unite al Parlamento europeo per chiedere una nuova legislazione che vieti la macellazione dei pulcini maschi. Ogni anno in Europa vengono abbattuti oltre 300 milioni di pulcini maschi perché considerati scarti di produzione dall'industria delle uova. Italia, Germania, Francia, Austria e Lussemburgo hanno già vietato questa pratica, ma è necessario che il divieto venga adottato in tutta l’Unione europea.
La Commissione europea è chiamata a presentare nel corso del 2023 una nuova proposta legislativa sul benessere degli animali. Al fine di includere nella nuova regolamentazione un divieto di macellazione dei pulcini maschi in tutta l'Ue, le principali organizzazioni europee per la protezione degli animali si sono riunite a Bruxelles in occasione di un evento al Parlamento europeo, organizzato da L214 e dall'Istituto europeo per la legge e la politica sugli animali.
L'evento è stato sostenuto da membri del Parlamento europeo come Niels Fuglsang (Danimarca), Francisco Guerreiro (Portogallo), Sirpa Pietikäinen (Finlandia) e Michal Wiezik (Slovacchia), oltre che da esperti di benessere animale e di alternative tecnologiche alla macellazione dei pulcini.
Tutti i partecipanti hanno sostenuto con forza che la macellazione dei pulcini maschi da parte dell'industria delle uova non sia etica e debba essere vietata. Milioni di pulcini maschi ogni anno, infatti, vengono macellati il giorno stesso della loro nascita perché non sono utili all'industria delle uova e non sono adatti alla produzione di carne, in quanto appartengono a razze a crescita lenta che non sono redditizie per i produttori. "L'obiettivo di questo evento è mobilitare le istituzioni europee per porre realmente fine alla macellazione dei pulcini. Fino a quando non verrà imposto un divieto a livello europeo, gli Stati membri potranno comunicare pubblicamente i divieti, come fa attualmente la Francia, pur continuando a consentire la macellazione dei pulcini altrove", ha affermato Brigitte Gothière, cofondatrice di L214, che ha aggiunto: “I cittadini europei chiedono divieti senza eccezioni per porre realmente fine a queste terribili pratiche”.
Lo scorso ottobre, la commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha annunciato che la Commissione europea presenterà una proposta per porre fine alla "preoccupante" pratica sistematica di uccidere i pulcini maschi in tutta l'Ue. Tuttavia, coloro che sono contrari al divieto della pratica citano l'aumento dei prezzi e l'inflazione come ragioni per limitare i progressi fatti per gli animali, mentre nel febbraio 2022, durante la votazione sulla relazione di attuazione sul benessere degli animali negli allevamenti, il Parlamento europeo ha respinto un emendamento a favore del divieto di uccisione dei pulcini.
Tra i Paesi che nell’Unione europea hanno già vietato questa pratica, c’è anche l’Italia. La scorsa estate il Parlamento italiano ha infatti vietato a larga maggioranza la macellazione di routine dei pulcini a seguito di un'intensa campagna condotta da Animal Equality.
"Il divieto di macellazione dei pulcini è stato una svolta storica in Italia che ora deve essere estesa a tutta l'Unione Europea. Gli animali sono esseri senzienti e non possono più essere considerati semplicemente dei rifiuti industriali. Le istituzioni europee devono impegnarsi nella nuova legislazione e sostenere la progressiva implementazione di tecnologie in grado di porre fine a questa crudele e sistematica macellazione" ha detto Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa.