La battaglia del glifosate. Assolto negli Usa, la Bayer soddisfatta
L’erbicida, accusato da molti ecologisti, non sarebbe cancerogeno. Il commento del principale produttore
Conclusione favorevole dell'Environmental Protection Agency deglo Usa in merito alla sicurezza del glifosate, l’erbicida contestato da una parte del mondo ecologista. La “sentenza” assolutoria emerge dalla Interim Registration Review Decision, basata sulla revisione da parte dell'agenzia nell'arco di un periodo di 10 anni, e conferma che consistenti prove scientifiche continuano a sostenere la sicurezza degli erbicidi contenenti glifosate e che questo principio attivo non è cancerogeno.
Nella sua Interim Registration Review Decision, l'EPA ha concluso che "non ha identificato alcun rischio per la salute umana derivante dall'esposizione al glifosate".
Sostiene la Bayer
Soddisfatta la Bayer, la multinazionale tedesca che aveva acquistato il maggiore produttore di questo erbicida, cioè la statunitense Monsanto. "L'ultima decisione dell'Epa sugli erbicidi a base di glifosate aggiunge alla valutazione a lungo termine delle principali autorità internazionali per la salute che questi prodotti possono essere utilizzati in modo sicuro e che il glifosato non è cancerogeno", ha affermato Liam Condon, membro del consiglio di amministrazione di Bayer e presidente della divisione Crop Science.
Altri giudizi
L'Epa, così come l’Efsa europeo e altri centri di studio e di valutazione, aveva già confermato la sua posizione sul glifosate una prima volta all'inizio del 2019 e in agosto aveva scritto che gli allarmi sul potenziale cangerogeno dei prodotti contenenti questo principio sembravano "in contraddizione con la valutazione scientifica dell'agenzia della potenziale cancerogenicità del prodotto" e sarebbe stata una "dichiarazione falsa e fuorviante." Di parere diverso l’istituto Iarc di Lione, che 5 anni fa aveva ritenuto pericoloso il prodotto.