Bosnia. Si svuota il lago idroelettrico Jablanica. Allarme ecologista
Siccità e temperature basse hanno imposto un aumento della produzione di energia elettrica. In risalita il livello dell'acqua
Un lago artificiale, alimentato dalle acque del fiume Neretva e che per circa 30 chilometri si estendeva tra Konjic e Jablanica, a sud di Sarajevo, è scomparso: cumuli di sabbia e fanghiglia con in mezzo un misero corso d'acqua è - ormai da un mese - tutto ciò che rimane del Lago di Jablanica, che in certi punti era profondo fino a 80 metri.
Dopo che la Elektroprivreda, l'azienda statale bosniaca per l'energia elettrica, sollevando la diga della vicina centrale ha fatto scorrere l'acqua verso sud e verso le altre due centrali idriche Grabovica e Salakovac, il lago è scomparso. Numerosi ambientalisti hanno denunciato la "catastrofe ecologica" e la totale perdita della flora e della fauna.
Elektroprivreda ha diffuso un comunicato in cui nega ogni responsabilità, attribuisce quanto successo alla siccità e alle temperature estremamente basse nel mese di gennaio, che hanno imposto un aumento della produzione di energia elettrica, e annuncia che negli ultimi giorni il livello dell'acqua è salito di cinque metri.
La Elektroprivreda ricorda inoltre che simili condizioni si erano verificate anche nel 2012, senza che la ricchezza ittica del lago ne risentisse.