In breve. Caccia ai lupi del Ticino, la Ue studia l’industria a zero emissioni e altre notizie
La Regione Lazio studia l’approvazione piano del Parco di Veio. A Brescia un patto per clima e ambiente: -55% di emissioni entro il 2030. Un progetto Life per risanare Bagnoli. Un sit-in antinucleare a Trino Vercellese. Un referendum antinucleare
L’Europa e l’industria a emissioni zero
La Commissione Ue ha pubblicato una serie di inviti a presentare osservazioni da parte del pubblico su quattro progetti di diritto derivato per attuare la normativa sull'industria a zero emissioni nette, il cui obiettivo è rafforzare la competitività del settore delle tecnologie pulite in tutta Europa. I tre atti di esecuzione e l’atto delegato sosterranno le imprese e le autorità pubbliche nell'individuare i tipi di progetti che possono beneficiare di procedure di autorizzazione più rapide e dello status di "progetto strategico per tecnologie a zero emissioni nette". Contribuiranno inoltre a garantire che l'attuazione della normativa sull'industria a zero emissioni nette sia coerente e trasparente in tutti gli Stati membri, in particolare grazie a una serie di criteri di valutazione comuni e a un elenco dei componenti delle tecnologie pulite fondamentali che sono automaticamente sostenuti dal regolamento. Le consultazioni sono disponibili sul portale “Dì la tua: https://single-market-economy.ec.eur...
Il Parco di Veio
La commissione Agricoltura e ambiente, presieduta da Giulio Menegali Zelli Iacobuzi (Fratelli d'Italia), ha dedicato due sedute al piano del Parco naturale di Veio. Nella prima, l’assessore regionale al bilancio, Giancarlo Righini, titolare anche della delega all’Agricoltura, ha illustrato la proposta di deliberazione consiliare n. 39 del 20 dicembre 2024, concernente “Approvazione del piano del Parco naturale di Veio ai sensi dell'articolo 26 della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 (Norme in materia di aree naturali protette regionali) e successive modifiche”. A seguire, l’ottava commissione ha svolto un’audizione sullo stesso provvedimento con i vertici del Parco di Veio, i sindaci dei comuni interessati, le associazioni di settore e alcuni comitati civici locali. Il Parco naturale di Veio si estende per circa 15mila ettari e ricomprende al suo interno nove comuni, con una importante rete sentieristica di circa 100 km (tra cui un tratto della via Francigena), oltre che una flora molto ricca e una fauna importante (tra cui tassi, caprioli e numerose specie di uccelli). Per l’Ente Parco di Veio è intervenuto il commissario straordinario, Giorgio Polesi; Daniele Torquati è intervenuto nella doppia veste di presidente della Comunità del Parco di Veio e di presidente del XV Municipio di Roma Capitale. Per saperne di più: https://www.consiglio.regione.lazio....
Qui la foto di copertina: https://www.consiglio.regione.lazio....
I lupi del Canton Ticino
Obiettivo centrato per l’Ufficio della caccia e della pesca ticinese, che è riuscito ad abbattere tre dei quattro giovani esemplari di lupo per i quali era arrivata l’autorizzazione da Berna. “Un’operazione tutt’altro che semplice”, la definisce il capoufficio, Tiziano Putelli. “Il margine di errore era molto elevato, visto che si tratta di lupi che, nonostante siano nati nel corso dello scorso anno, sono già arrivati a pesare sopra i venti chili e sono difficili da distinguere dagli adulti. Malgrado le difficoltà, siamo comunque riusciti ad abbattere gli esemplari giusti, come hanno confermato anche le analisi del dna”. Sono finiti nel mirino dei guardiacaccia due lupi del branco dell’Onsernone e uno di quelli della Val Colla.
A Brescia un patto per l’ambiente
Con il coinvolgimento dei cittadini si punta a fare meglio dell’Europa: neutralità climatica per il 2040. È questo in sintesi il piano aria e clima (Pac) presentato dal Comune di Brescia mirato a migliorare la qualità dell’aria, ridurre le emissioni di anidride carbonica e anche a rafforzare la capacità della città di resistere ai riscaldamenti globali. Il piano, approvato dalla giunta comunale lo scorso novembre, punta a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 e a raggiungere la neutralità climatica già nel 2040. “Le priorità sono tre: aria più pulita, efficienza energetica e una città che diventi un’oasi urbana capace di adattarsi ai riscaldamenti globali – dice Camilla Bianchi, assessora all’Ambiente. Da marzo il confronto si allargherà alla cittadinanza con incontri pubblici”.
Risanare Bagnoli
La contaminazione ambientale dovuta a idrocarburi policiclici aromatici e metalli tossici sta diventando un problema globale e rappresenta un rischio non solo per l’ambiente, ma anche per l’uomo che usufruisce dei cosiddetti “servizi ecosistemici”, cioè i benefici che l’ambiente solo può apportare all’umanità. Il progetto Life Sedremed, co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma LIFE 2014-2020, ha per obiettivo lo sviluppo di una soluzione innovativa per la decontaminazione di siti marini inquinati attraverso il biorisanamento, un processo indotto o spontaneo in cui le reazioni chimiche, mediate da microrganismi, degradano i contaminanti in forme non tossiche. La combinazione di due tecnologie sarà testata e utilizzata nel sito di Bagnoli, ex complesso industriale che è tra le aree costiere più contaminate d’Italia. Coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn (Szn), Life Sedremed vede la partecipazione dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia), responsabile del programma di riqualificazione ambientale del sito Bagnoli-Coroglio, dell’Università Politecnica delle Marche (Univpm), di Nisida Environment e di alcune aziende impegnate nello sviluppo di tecnologie per il biorisanamento e nel monitoraggio ambientale, quali Ekogrid Oy, Idrabel e Isodetect GmbH. Per saperne di più: https://life-sedremed.eu/it/homepage/
Sit-in antinucleare
Alleanza Verdi e Sinistra hanno tenuto l’altra settimana un sit-in davanti alla centrale nucleare Enrico Fermi di Trino (Vercelli), nell'ambito del "Green energy day" promosso anche a Roma, Caorso (Piacenza) e Policoro (Matera), sedi anch'esse di impianti nucleari. Una ventina di manifestanti hanno partecipato al presidio. Il co-portavoce regionale di Europa Verde, Mauro Trombin, ha detto: “Bisogna invece migliorare la ricerca sull'idrogeno, perfezionare i sistemi di produzione eolici e promuovere un fotovoltaico più rispettoso dell'ambiente”.
Un referendum antinucleare
"Se il governo insisterà con questa follia di voler rilanciare il vecchio nucleare da fissione, quello con le scorie radioattive che già gli italiani hanno bocciato con i referendum del 1987 e del 2011, non potremo che chiamare nuovamente i cittadini a decidere e a scegliere", dichiara Alfonso Pecoraro Scanio. "Se approveranno questa legge ideologica e dannosa partiremo subito con la raccolta delle 500mila firme necessarie per indire un referendum”.