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Dai luoghi. Qui Lombardia. Ecco dove sono gli Pfas: in alcune rogge e alcuni pozzi

where Milano when Lun, 10/02/2025 who roberto

L’Arpa Lombardia ha pubblicato il monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche disciolte in fiumi, laghi, acque sotterranee e scarichi. Nessun superamento tranne che per una particolare variante. Contaminazioni in rogge dei bacini fluviali di Lambro, Seveso e Olona, del nodo basso Adda e Serio, in alcuni canali artificiali, in pochi pozzi. Che cosa sono, come si usano e che cosa fanno

Dove sono gli Pfas il Lombardia? arpa-lombardia-pfas.jpgL’Arpa Lombardia ha pubblicato il monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche disciolte in fiumi, laghi, acque sotterranee e scarichi. Sono state scoperte contaminazioni soprattutto in rogge dei bacini fluviali di Lambro, Seveso e Olona, del nodo basso Adda e Serio, in alcuni canali artificiali, in pochi pozzi nelle province di Bergamo, Como, Lodi, Milano, Monza e Brianza e Pavia. Gli Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) sono alcuni fra gli inquinanti organici persistenti (pop, persistent organic pollutants). Gli Pfas sono composti stabilissimi, non interagiscono con nulla, non sono sensibili al calore, non degradano, non sono metabolizzati dagli organismi e non reagiscono, e ciò li rende perfetti per pentole e padelle antiaderenti, come antimacchia di tappeti e tessuti di divani e poltrone, per non far aderire le gocce d’acqua sui parabrezza e le docce, per la carta forno, per trattamenti di contenitori alimentari, in vernici, schiume antincendio, imballaggi, mobili, in insetticidi e prodotti fitosanitari. Purtroppo, nell’essere umano queste molecole vengono fermate dai reni e non sono espulse attraverso l’urina, e quindi tendono ad accumularsi. Non si sa ancora se sono pericolosi o no per la salute – sono composti che non reagiscono con il metabolismo – e diversi studi cercano di dimostrare eventuali correlazioni.

 
La chimica degli Pfas

Gli Pfas (Perfluorinated Alkylated Substances) sono composti chimici sintetici la cui presenza nell’ambiente è stata riconosciuta solo negli ultimi decenni. Lo Pfos (acido perfluoroottansolfonico), sostanza appartenente al gruppo degli Pfas, è soggetto a restrizioni in Europa da diversi anni e dal 2009 è incluso nella Convenzione internazionale di Stoccolma e ne è stato eliminato l’uso nei processi produttivi.
 
L’analisi dell’Arpa Lombardia
È disponibile il Rapporto 2024 sul monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche effettuato dall’Arpa Lombardia su fiumi, laghi, acque sotterranee e scarichi. Completato il complesso e accurato processo di controllo e di valutazione complessiva dei dati, il documento afferente all’attività di monitoraggio svolta nel 2023 e in alcune campagne di rilevazione del 2024 è stato pubblicato sul sito dell’agenzia.
Gli esiti dei monitoraggi confermano la presenza in tracce di diverse sostanze Pfas senza alcun superamento dei limiti normativi, ad eccezione del parametro Pfos, per il quale, su una serie di corpi idrici superficiali, i dati mostrano il superamento del valore normativo medio, mantenendosi comunque sotto il limite normativo massimo. Per lo stesso parametro sono stati riscontrati casi isolati di sforamento del valore soglia nelle acque sotterranee.
 
Le contaminazioni
Nel caso dei corpi idrici fluviali, il maggior numero di congeneri Pfas riscontati in uno stesso campione, talvolta con concentrazioni superiori ai 100 nanogrammi per litro, viene rilevato su torrenti e rogge medio piccoli, in taluni casi di natura temporanea, nei sottobacini del Lambro-Seveso-Olona e del nodo Adda sublacuale-Serio, oltre che in canali artificiali ove insistono pressioni puntuali. Negli stessi sottobacini, per le acque sotterranee, su pochi pozzi (nelle province di Bergamo, Como,
Lodi, Milano, Monza e Brianza e Pavia) si concentrano i campioni con il maggior numero di congeneri, che in taluni casi portano ad una sommatoria Pfas superiore ai 100 nanogrammi per litro di composti sommati fra loro tra le varianti Pfoa, Pfba, Pfbs, Pfhpa, Pfpea, Pfhxa, Cc6o4.
 
Come sono condotte le analisi
Le attività di monitoraggio relative ai corpi idrici superficiali e sotterranei, insieme alle analisi condotte sugli scarichi dei depuratori di acque reflue urbane e di alcuni impianti industriali, hanno evidenziato alcune aree del territorio che necessitano di approfondimenti. In tal senso, saranno pianificati specifici interventi di studio avvalendosi anche della collaborazione con altri Enti. Rispetto alle 6 sostanze previste dalla normativa, l’Arpa Lombardia effettua il monitoraggio di 18 sostanze perfluoroalchiliche. Il numero di campioni analizzati, a partire dall’avvio dell’attività avvenuto nel 2018, è aumentato progressivamente. Nel 2023 i campioni sono stati 713 e su ciascuno sono stati analizzati in laboratorio 18 parametri Pfas.
Nel 2023 l’Arpa Lombardia ha effettuato il monitoraggio degli Pfas nei corsi d’acqua presso 94 stazioni di campionamento con frequenza generalmente trimestrale e in alcuni casi mensile. Sono stati inoltre controllati 20 laghi. Per il monitoraggio delle falde, sulle acque sotterranee grezze prima di qualsiasi trattamento di potabilizzazione, è stata effettuata una campagna in primavera su 67 pozzi distribuiti sull’intero territorio regionale. Due campagne hanno riguardato le acque reflue, rispettivamente in primavera e autunno, coinvolgendo numerosi depuratori e scarichi industriali.
 
Il rapporto dell’Arpa Lombardia sugli Pfas https://www.arpalombardia.it/media/v...

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