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Il naufragio. Tutto sul giallo della nave sfracellata a Marina di Massa

where Massa when Lun, 03/02/2025 who roberto

Il monitoraggio ambientale e sanitario dell’Arpat. Che cos’è accaduto dalle 18 alle 21 della sera del 28 gennaio davanti al litorale di Massa? Perché la nave invece di andare a ridossare alla Spezia si è diretta contro le spiagge di Massa? Perché due anni fa, nel febbraio 2023, la Guang Rong era stata fermata dalla guardia costiera di Genova per 12 “deficienze”?

Il giallo delle tre ore: che cos’è nava-incagliata.jpgaccaduto nelle tre ore dalle 18 alle 21 della sera del 28 gennaio davanti al litorale di Massa? Perché la nave invece di andare a ridossare alla Spezia si è diretta contro le spiagge di Massa? Perché due anni fa, nel febbraio 2023, la Guang Rong era stata fermata dalla guardia costiera di Genova per 12 “deficienze”? Su queste domande si concentra il lavoro di Piero Capizzoto, procuratore capo della Procura di Massa, per capire che cosa è accaduto sul cargo cipriota (e singaporese) Guang Rong, carico di pietrame delle cave di marmo di Carrara, che il 27 gennaio si è schiantato contro il molo della passerella-passeggiata di Marina di Massa, demolendosi e demolendolo. La rotonda panoramica di fronte a piazza Betti, uno dei luoghi più romantici della città, è stata frantumata e trascinata dal mare.
 
La dinamica
La nave aveva caricato il pietrame a Carrara a avrebbe dovuto andare a Genova, dove il pietrame sarebbe stato rovesciato al largo per formare il terrapieno della nuova diga foranea. Alle 18,30 del 28 gennaio la nave ha lasciato il porto di Carrara. Ma c’era tempesta, e la capitaneria di Marina di Carrara aveva invitato il comandante della nave carica, un montenegrino di 42 anni, a fare rotta nella direzione opposta, verso sud-est invece che verso Genova, per andare verso la Spezia nel cui ampio golfo la nave avrebbe potuto attendere al riparo che si calmasse il mare. Alle 21 la nave si è sfracellata contro la passerella turistica di Massa; alle 21,30 la romantica rotonda sul mare all’estremità della passerella si sgretola e viene divorata dal mare.
L’equipaggio composto di 13 membri – uno solo italiano – è salvo. Nei serbatoi della nave c’erano 102 tonnellate di olio combustibile. Attorno alla nave sono stati srotolati due cerchi di panne assorbenti, per trattenere eventuali perdite di bunker.
 
Che cosa accadrà

Per spostare il relitto serviranno settimane, forse mesi, dice il sindaco di Massa, Francesco Persiani. La procura di Massa ipotizza il reato di naufragio colposo e ne è indagato il comandante della Guang Rong.
L’Arpat ha effettuato i campionamenti nell’area e “allo stato attuale, non ci sono segnalazioni di rilasci significativi di sostanze inquinanti dalla nave nell’area interessata”. Per le misurazioni ambientali sono stati individuati quattro punti intorno alla nave e due punti più vicini alla riva, su cui sono stati effettuati i campionamenti chimici e biologici finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, anche per controllare eventuali variazioni future durante le fasi di rimozione del relitto.
 
Le misure dell’Arpat

L’Arpat ha sottolineato che sull’area interessata sono stati fatti campionamenti finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, in particolare fitoplancton, sedimenti e granulometria, secondo l’approccio one health che riconosce il legame indissolubile tra la salute dell'ecosistema e la salute umana. "L’Arpat verificherà insieme agli altri enti coinvolti le eventuali contaminazioni - ha commentato il direttore generale dell’Arpat, Pietro Rubellini - ma anche eventuali impatti sull'ecosistema marino in una logica di protezione dell'ambiente funzionali a garantire la tutela della salute umana".
 
Il commento di Giani
“Trasformeremo in positivo questo evento calamitoso impegnandoci fin da subito in una rapida costruzione del pontile, così identitario per la città di Massa. La Regione sarà vicino al Comune e alla Prefettura nello sviluppo dei lavori perché il ripristino dei luoghi è un’esigenza fondamentale per il futuro”. Sono le parole del presidente Eugenio Giani di ritorno da Massa dove ieri ha svolto un lungo sopralluogo insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni, al prefetto, all’Arpat e tutti i soggetti coinvolti. L'assessora all'ambiente Monni ha poi spiegato che "i soggetti incaricati dall'armatore stanno posizionando due tipi di panne, quella più vicina alla nave, capace di trattenere le quantità di carburante eventualmente rilasciate e una più esterna", che "invece ha una forte capacità di contenimento".
 
Tutti i dettagli dei monitoraggi Arpat https://www.arpat.toscana.it/notizie...

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