Le città e l’inquinamento. Taranto, si rifà l’Aia sull’Ilva
Il ministro dell’Ambiente rileva motivi anche sanitari per riesaminare l’autorizzazione all’acciaieria ceduta dallo Stato all’Arcelor Mittal
"È disposto il riesame dell'autorizzazione integrata ambientale di cui al DPCM del 29 settembre 2017, al fine di introdurre eventuali condizioni aggiuntive motivate da ragioni sanitarie". Così recita il decreto del ministero dell'ambiente. Lo ha annunciato, nel corso della sua audizione in commissione Ambiente della Camera il ministro dell'Ambiente Sergio Costa.
L'atto segue l'istanza del 21 maggio con la quale il sindaco di Taranto ha chiesto di avviare la procedura di riesame dell'Aia in base agli esiti del rapporto di valutazione del danno sanitario elaborati da Arpa Puglia e Asl Taranto, che hanno evidenziato un rischio residuo non accettabile per la popolazione anche a valle del completamento degli interventi previsti dal decreto di riesame dell'Aia del 2012.
"È un dovere procedere al riesame - ha detto il ministro - lo dobbiamo ai cittadini e ai lavoratori. Abbiamo accolto con favore l'istanza del sindaco, con il quale il rapporto di collaborazione è costante e proficuo, e che ringrazio". "In base alle risultanze si procederà a rivalutare l'Autorizzazione integrata ambientale, eventualmente fissando più adeguate condizioni di esercizio", c'è scritto nel decreto. "Si apre una nuova pagina per Taranto. Il 24 giugno torneremo in città per incontrare ancora una volta i tarantini e continuare il percorso avviato insieme un mese fa", conclude il ministro Costa.