Il clima e la febbre del pianeta. Ingv ed Enea misureranno la temperatura del Mediterraneo
Dopo tre anni, ripartono le attività di monitoraggio del mar Ligure e del mar Tirreno lungo la rotta Genova-Palermo con le Grandi Navi Veloci
Sono ripartite le attività di monitoraggio della temperatura delle acque del mar Ligure e del mar Tirreno lungo la rotta Genova-Palermo, dopo quasi tre anni di interruzione. Dal 20 settembre i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’Enea hanno ripreso le attività nel mar Mediterraneo, anche grazie all’accordo di collaborazione a fini scientifici con la compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci, che opera 26 linee in 7 paesi e collega 18 porti nel Mediterraneo.
Questa rotta è parte integrante del programma Soop (Ship Of Opportunity Program) della Joint Wmo-Ioc Commission for Oceanography and Marine Meteorology (Jcomm), che permette ai ricercatori di usufruire di traghetti e navi commerciali, cosiddette navi di opportunità, per il monitoraggio dell’ambiente marino.
Grazie al Progetto Istituzionale di ricerca Macmap dell’Ingv, gli scienziati riprenderanno un’attività che ha consentito la costituzione di una serie ventennale di dati della temperatura del mar Mediterraneo, unica per durata e accuratezza.
Con il lancio di sonde, che possono raggiungere la profondità di 1.800 metri, saranno acquisite e analizzate nuove osservazioni relative alla temperatura della colonna d’acqua, rendendo così disponibili nuovi dati utili a valutare la variazione del calore dei mari Ligure e Tirreno.
Questo tipo di monitoraggio, che avverrà con cadenza stagionale, riveste un’importanza strategica nella ricerca scientifica e nelle sue applicazioni per il monitoraggio della temperatura del mare, fornendo preziose informazioni per lo studio del clima, per lo sviluppo e il mantenimento di servizi meteo-marini operativi e per la salvaguardia del nostro prezioso ecosistema marino.