Clima. La Lombardia: “Siamo riconosciuti dall’Europa come esempio virtuoso”
Risultati significativi grazie alla proficua collaborazione con la fondazione Fla
"Siamo da tempo impegnati sul fronte dello sviluppo sostenibile; essere citati nel report del Comitato delle Regioni dell'Unione europea, come esempio virtuoso, per quanto riguarda le nostre politiche di adattamento al cambiamento climatico in Europa, è per noi motivo di grande orgoglio". Lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi a seguito della pubblicazione del report del Comitato delle Regioni dell'Unione europea sulle politiche regionali e locali di adattamento al cambiamento climatico in Europa.
Rete internazionale - "A questo studio - spiega l'assessore Terzi - realizzato nell'ambito dei rapporti con la rete internazionale NRG4SD (Network of regional governments for sustainable development), di cui facciamo parte dalla fine del 2014, e, in particolare, dell'iniziativa Regions Adapt, ha contribuito anche Fla (Fondazione Lombardia per l'ambiente).
Adattamento e regions adapt - "Sono convinta - sottolinea l'assessore Terzi - che le strategie di adattamento siano la via migliore per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici, il livello sub-nazionale è sicuramente più efficace per intraprendere azioni concrete per gestire i rischi di impatti climatici, proteggere le comunità e rafforzare la resilienza dei sistemi socio-economici". “Abbiamo il dovere di pianificare e attuare strategie e programmi di azione per la prevenzione dei rischi e la riduzione dei danni degli impatti del cambiamento climatico sui nostri cittadini e sui territori e per favorire la resilienza ai cambiamenti climatici nelle nostre Regioni".
Strada vincente - "Una strada che abbiamo già intrapreso, nell'ambito della Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici della Regione Lombardia, elaborata da Fla e approvata dalla Giunta nel dicembre 2014, traccia le linee strategiche di azione necessarie per affrontare i nuovi problemi posti dal cambiamento climatico, dall'aumento del rischio idrogeologico, dalle crisi idriche e dalla perdita di biodiversità e alterazione degli habitat naturali".
Il risarcimento delle multe europee - "Regione Lombardia ha ricorso al Tar di Milano, nella primavera del 2016, ci auguriamo che anche per la nostra regione valgano le decisioni assunte dal Tar del Lazio, restiamo in attesa della sentenza", afferma Claudia Maria Terzi commentando alcune sentenze emesse dal Tar del Lazio lo scorso 10 marzo.
Le sentenze - In particolare, la numero 3.400, relativa alla regione Friuli Venezia Giulia, insieme ad altre che riguardano diversi Comuni italiani, affermano, in sostanza: lo Stato ha diritto di rivalersi sui soggetti responsabili delle violazioni degli obblighi previsti dalla normativa dell'Ue per gli oneri finanziari e derivanti dalla sentenze di condanna della Corte di Giustizia, in materia di discariche abusive, ma deve individuare i reali responsabili.
Annullamento dell’azione di rivalsa - "I ricorrenti - spiega l'assessore Terzi - avevano richiesto l'annullamento delle azioni di rivalsa del Ministero dell'Economia e delle Finanze per le somme pagate dallo Stato in esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia Ue del 2014. Il provvedimento, infatti, aveva condannato l'Italia al pagamento di sanzioni pecuniarie per violazione di direttive in materia di discariche".
Nel 2015 - continua Terzi - il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pagato all'Europa un importo complessivo di circa 80 milioni di euro.
Ai fini della procedura di rivalsa l'amministrazione statale ha effettuato l'imputazione delle penalità già pagate tra le discariche interessate. Secondo il Tar Lazio, la richiesta dello Stato italiano sarebbe illegittima: non è stata compiuta alcuna istruttoria, come previsto per legge, sulle eventuali responsabilità dei singoli enti territoriali. Lo Stato, di fatto, ha attribuito, in merito alle violazioni del diritto dell'Unione, le responsabilità a Regioni e Comuni solo sulla base del Codice ambientale.
"Alla Lombardia - conclude l'assessore Terzi - lo Stato ha chiesto due milioni e duecentomila euro per quattro siti ubicati nei Comuni di Sorico e Gera Lario (CO), Laveno Mombello (Va), Zanica (Bg) e Mantova (Loc. Valdaro), realtà oggi bonificate. Voglio sperare che l'annullamento della rivalsa espressa dal Tar del Lazio possa valere anche per la nostra regione".