Clima. Sullo Stelvio il ghiacciaio dei Forni si divide in tre
Aggiornato, dopo 50 anni, il Catasto dei ghiacciai. La “febbre del ghiaccio” spacca il gigante alpino. Le superfici ghiacciate italiane si sono ridotte di un terzo
Durante l'estate 2015, per ora la più calda degli ultimi anni, il più grande ghiacciaio vallivo italiano, il "gigante" dei Forni nel Parco Nazionale dello Stelvio, si è diviso in tre ghiacciai più piccoli.
Emerge dall'aggiornamento del Nuovo Catasto dei Ghiacciai italiani, finalmente completato rispetto all’edizione precedente, di mezzo secolo fa.
Una riduzione del 30% in 50 anni - I dati sulla superficie dei 903 ghiacciai italiani confermano una generale tendenza al regresso: una riduzione del 30% (da 527 a 370 chilometri quadri) negli ultimi 50 anni, a cui si è aggiunta un'ulteriore contrazione del 5% dal 2007 al 2012. La superficie glaciale persa è pari al Lago di Como ed è conseguente al rimpicciolimento dei ghiacciai e all’estinzione di quasi 200 apparati.
Lo "scioglimento" dei ghiacciai, acceleratosi negli ultimi anni, è considerato il sintomo più evidente degli effetti ambientali del cambiamento climatico. Negli ultimi 26 anni i ghiacciai italiani delle Alpi Centrali hanno perso duemila miliardi di litri di acqua, pari a 800mila piscine olimpiche o quattro volte il Lago Trasimeno.
Il Nuovo Catasto dei Ghiacciai è stato realizzato dall'Università Statale di Milano, con la partnership dell'Associazione EvK2CNR e della società Sanpellegrino Spa e con il contributo scientifico del Comitato Glaciologico Italiano.