Ecologia

I ghiacciai sono 903, ma quasi tutti sono minuscoli residui di quelli vecchi. Lo evidenzia il gruppo di lavoro coordinato da Claudio Smiraglia, professore glaciologo dell'Università Statale di Milano

In più di 50 anni la superficie dei ghiacciai italiani (che sono aumentati di numero passando da 835 a 903) ha registrato una perdita del 30%. È il ritratto disegnato dal Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, il censimento aggiornato a oggi di tutti i ghiacciai italiani mezzo secolo dopo il censimento nazionale del 1962.
La ricerca - Il lavoro di ricerca è cominciato nel 2012 sulla base dei dati raccolti in un decennio dal gruppo di lavoro coordinato da Claudio Smiraglia, professore glaciologo dell'Università Statale di Milano in collaborazione con l'associazione Ev-K2-Cnr e il supporto scientifico del Comitato Glaciologico Italiano.
Il risultato - Dal confronto con il precedente catasto nazionale del Comitato Glaciologico Italiano emerge che il numero dei ghiacciai è oggi aumentato, passando da 835 a 903, a causa dell’intensa frammentazione dei vecchi ghiacciai, i quali hanno ridotto la superficie del 30% (157 chilometri quadri, pari all’estensione del lago di Como) passando da 527 a 370 chilometri quadri. La perdita media è circa 3 chilometri quadri in meno ogni anno. L’estensione media di ogni ghiacciaio è circa 0,4 chilometri quadri.
Resistono i tre grandi ghiacciai superiori ai 10 chilometri quadri: i Forni in Lombardia (Parco Nazionale dello Stelvio), il Miage in Valle d'Aosta (Monte Bianco), e il più grande d’Italia dell’Adamello-Mandrone fra Lombardia e Trentino (Parco dell'Adamello).
Le superfici - I tre ghiacciai maggiori rappresentano circa il 10% della superficie totale ghiacciata italiana (38 chilometri quadri), i numerosissimi minighiacciai (inferiori a 0,1 chilometri quadri) sono appena il 5% della superficie totale (19 chilometri quadri), i pochi ghiacciai medi (da 2 a 5 chilometri quadri) coprono un quarto dell'intera area glaciale (103 chilometri quadri).
I tipi di ghiacciaio - Predominano oggi i ghiacciai di tipo “montano”, che rappresentano il 57%, seguiti dai “glacionevati” (40%) e, piccola rappresentanza, dai ghiacciai “vallivi” (3%).
Le regioni - La regione che ne ha di più è la Valle d'Aosta con 134 chilometri quadri, seguono Lombardia (88 chilometri quadri), Alto Adige (85), Veneto (3,2) e Friuli Venezia Giulia (0,2 chilometri quadri). Unico ghiacciaio minuscolo in Appennino è il Calderone in Abruzzo (0,04 chilometri quadri), ormai frammentato in due parti.
La riduzione - La riduzione areale è stata particolarmente significativa in Friuli e Piemonte, con un dimezzamento dell'estensione, mentre riduzioni di circa un terzo hanno interessato Trentino e Alto Adige. Regressi più circoscritti in Lombardia e Valle d'Aosta.