Covid e visoni. LAV: c’è un secondo focolaio Covid-19 in un allevamento di Padova
Per l’associazione animalista, la situazione è fuori controllo. La situazione pare analoga a quella dell’allevamento di Capralba (Cr), dove venne abbattuti 26mila visoni
Sono cinque i visoni dell’allevamento di Villa del Conte, in provincia di Padova, sottoposti a test virologici e risultati positivi al SARS-CoV-2. Lo rende noto la LAV, che riprende un articolo pubblicato dal SIVEMP-Veneto, Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica (https://www.sivempveneto.it/la-zona-... nel quale si parla espressamente di un focolaio di SARS-CoV-2. Una situazione – dicono – analoga a quella accaduta lo scorso agosto nell’allevamento lombardo di Capralba (CR), dove furono rilevate 2 positività ai test virologici, cui se ne aggiunse una terza a novembre e che portò all’abbattimento dell’intero allevamento di oltre 26.000 visoni a dicembre.
La Lav, che parla ora di situazione fuori controllo e chiede al ministro Roberto Speranza un intervento urgente di definitivo divieto, nell’interesse della salute pubblica e degli animali, ha diffuso lo scorso novembre immagini che documentano come allevatori e addetti non rispettino le minime misure di biosicurezza finalizzate ad evitare l’introduzione del coronavirus tra i visoni. Tra gli allevamenti segnalati dalla LAV (https://www.lav.it/news/covid-video-...) c’era anche l’allevamento di Villa del Conte (PD). I controlli diagnostici in corso negli allevamenti di visoni sono effettuati in ottemperanza dello screening diagnostico disposto con Circolare n. 27663 del 21 dicembre. Per tutto il 2020 infatti, in Italia non c’è mai stato obbligo di controllare, con test diagnostici, l’eventuale presenza del virus tra i visoni nonostante fosse ampiamente noto che i visoni infettati dal coronavirus SARS-CoV-2 sono perlopiù asintomatici; condizione che comporta la formazione di veri e propri serbatoi del virus. Dall’articolo del SIVEMP viene riportata anche un’altra notizia particolarmente significativa: anche nell’allevamento focolaio di Capralba (CR), sarebbero stati condotti test sierologici e “la maggior parte degli animali campionati sono risultati positivi”. Quindi, oltre alle 3 positività da test virologici (animali, anche asintomatici, in grado di trasmettere il virus), la maggior parte dei visoni di Capralba era già stata in contatto con il coronavirus.
SIVEMP mette in evidenza che “la positività nell’allevamento cremonese è risultata da una indagine epidemiologica secondaria ad un caso Covid 19 confermato in un addetto della struttura” e, a fronte di questi due casi di Cremona e Padova, pone la questione circa l’efficacia della metodologia di monitoraggio degli allevamenti di visoni in Italia, ovvero “se la sorveglianza passiva (osservazione clinica di sintomi) debba essere sostituita da una sorveglianza attiva (con test diagnostici)” oppure, se sia più opportuno “prolungare il divieto di riproduzione nell’allevamento dei visoni, in modo da garantire un periodo di “quasi” tutto vuoto di un anno. I due episodi di Cremona e Padova di sicuro sottolineano che l’attuale sorveglianza non è tempestiva”. L’esposizione al coronavirus documentata con test sierologici, che hanno rilevato la presenza in tutti gli allevamenti di visoni di specifici anticorpi, è alla base della recente decisione della Svezia di sospendere per tutto il 2021 l’allevamento di questi animali per evitare di portare a pieno regime, con decine di migliaia di visoni, queste strutture.
“La posizione assunta dal Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica (del Veneto) è quanto la LAV sta chiedendo da ormai quasi un anno, con numerosi appelli al Ministro della Salute e al Comitato Tecnico Scientifico, così come alle Regioni. Nonostante le misure di biosicurezza, gli allevamenti di visoni continuano ad essere serbatoi del coronavirus e l’unica soluzione utile ai fini della tutela della Salute Pubblica, è vietare in via definitiva questi allevamenti”, dichiara Simone Pavesi, Responsabile LAV, Area Moda Animal Free.
Disponibili immagini video dell’allevamento di Villa del Conte (Padova) https://we.tl/t-Za3GomywEL