Dissesto. La Toscana vara la legge contro il consumo di suolo
La legge della Toscana contro il dissesto entrerà in vigore il 27 novembre. Il presidente della Regione, Enrico Rossi: "Basta col consumo di nuovo suolo"
Basta col consumo di nuovo suolo. Poche e semplici parole che il presidente Enrico Rossi ha più volte ripetuto illustrando, insieme all'assessore all'urbanistica Anna Marson, i contenuti della nuova legge sul governo del territorio. Legge che, dopo l'approvazione in Consiglio regionale, entrerà in vigore il prossimo 27 novembre.
"Bene intervenire con le opere a difesa del territorio - ha detto - ma la vera svolta epocale deve avvenire sul governo del territorio stesso. Con la legge 65 diciamo basta al consumo di suolo. Nuove edificazioni non si potranno fare oltre il perimetro urbanizzato e nuovi interventi di edilizia residenziale dovranno essere fatti attraverso la rigenerazione, il riuso, la ristrutturazione, con consumo zero di territorio. Quello agricolo va tenuto integro per l'agricoltura e per le generazioni future. In Italia - ha detto ancora Rossi - le politiche errate sull'utilizzo del territorio vanno avanti da ben più di venti anni con condoni, piani casa. Per tutto quanto fatto in passato credo che Comuni, Province, Regioni e lo stesso governo nazionale debbano chiedere scusa ai cittadini".
Una legge che faccia da apripista anche per le altre Regioni. "Faccio un appello al governo - ha aggiunto Rossi - affinché adotti una legge simile a questa. In Europa, a partire dal dopoguerra in poi, l'Italia è stato il paese che ha consumato più territorio. Una santa alleanza tra potere politico, mattone e più recentemente finanza, ha asfaltato e cementificato ovunque. E anche male. Si è costruito nell'alveo dei fiumi. Renzi è stato il sindaco di Firenze, quello che ha fatto un piano regolatore a consumo zero di suolo. Adesso è presidente del consiglio e mi permetto umilmente di dirgli che se vuole può ispirarsi alla nostra legge".
Accorciare i tempi di entrata in vigore della nuova legge aiutando i Comuni che devono rifare il proprio piano strutturale. Rossi spiega che "non possiamo aspettare tempi lunghi per l'implementazione della legge 65. Abbiamo bisogno di averne una che entra subito in vigore. Metteremo a disposizione dei Comuni che vogliono rifare i piani strutturali 7 milioni l'anno, ovvero quello che risparmiamo dalla riduzione di consiglieri e assessori. Lo faremo con un bando, che uscirà a gennaio".
Questi i punti salienti della nuova legge, la numero 65 del 2014. Nuove costruzioni (non residenziali) solo se non ci sono alternative, privilegiando riuso dell'esistente. Vengono dati nuovi poteri alla conferenza paritetica. Sono individuate 25 aree vaste con tempi rapidi per la pianificazione, 2 anni invece di 6, e vengono assegnati 7 milioni per incentivare i Comuni, derivanti dai risparmi della politica. Il patrimonio territoriale è inteso come equilibrio tra gli elementi del territorio: acqua, terra, intervento umano. L’Osservatorio e la Conferenza paritetica lavoreranno insieme per valutare gli effetti della legge, presentare proposte e verificare l'efficacia della legge. Sono introdotti incentivi alla buona agricoltura come presidio primario alla difesa del territorio; viene ridotta la burocrazia. Nella prevenzione contro le alluvioni sono individuati 1000 chilometri quadrati di territorio dove è impossibile costruire (il 7% del totale) perché a rischio.