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L’Economia circolare made in Italy - Firmato il primo patto con il distretto del cuoio toscano

where Firenze when Lun, 11/03/2019 who roberto

Vale 80 milioni. Rossi: "Un salto di qualità e una rivoluzione per sviluppo, lavoro e tutela dell'ambiente"

Firmato in Toscana il primo patto pattocuoiocircolare.jpgsull'economia circolare che coinvolge il distretto del cuoio e vale 80 milioni di euro. Lo hanno sottoscritto la Regione Toscana, l’Associazione Conciatori e Rea impianti, che attrezzerà il distretto di Santa Croce di tutti gli impianti necessari al recupero sicuro dei rifiuti, ovvero l'ammodernamento del depuratore, un impianto di trattamento fanghi e uno di trattamento dei sottoprodotti.
 
Si tratta di investimenti la cui principale conseguenza è quella di ridurre, fino ad eliminare, lo smaltimento in discarica di fanghi di depurazione e di scarti della lavorazione conciaria per ricavare concime organico di alta qualità e conglomerati bituminosi e cementiti, dando piena attuazione all'economia circolare.
 
In particolare, ad oggi vanno in discarica 50mila tonnellate di scarti di lavorazione (prodotti da conciatori e pellettieri), alle quali si aggiungono altre circa 20/30mila tonnellate di scarti di pelli prodotte altrove nel territorio regionale; inoltre 20mila tonnellate di carniccio e rasature ad oggi usate per produrre concimi. A questi rifiuti si aggiungono 70mila tonnellate di fanghi.
 
L'accordo vuole favorire la realizzazione di investimenti finalizzati alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti nel ciclo produttivo e vuole anche valorizzare quei rifiuti attraverso il riciclo, il recupero e il riuso. Al tempo stesso, si punta ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle imprese conciarie non recuperabili presso la discarica di Scapigliato (Cecina) di Rea Impianti per tutta la durata della fase transitoria (tre anni) fino all'entrata in funzione dei nuovi impianti di economia circolare.
 
"Un accordo che segna una rivoluzione nello smaltimento rifiuti e un grande salto di qualità anche per il settore industriale - ha commentato il presidente Enrico Rossi - , perché porta sviluppi futuri per il lavoro, l'occupazione e la tutela dell'ambiente. Questo patto getta anche le basi perché in Toscana si possano attrarre nuovi investimenti, sia nel settore del conciario sia nel comparto moda. Non ultimo, siamo in grado di risparmiare in discariche e inceneritori. Quello che firmiamo oggi è il primo patto per l'economia circolare, ma sono in dirittura d'arrivo anche patti sulla carta e sul tessile. L'obiettivo è quello di condividere con il mondo delle imprese la "chiusura dei cicli produttivi" sia mediante la riduzione della produzione di rifiuti, sia individuando un’impiantistica adeguata, in grado di sostituire il ricorso alle discariche".
 
"L'accordo di oggi - ha aggiunto il presidente dell'Associazione Conciatori Alessandro Francioni - si inserisce nel quadro di investimenti che l'Associazione Conciatori sta proseguendo, nell'ottica di valorizzare tutte quelle che sono le pratiche improntate ad economia circolare, che già oggi trovano proprio nel distretto conciario di Santa Croce sull'Arno una tra le realtà produttive più significative. In quest'ottica avrà un impatto particolarmente positivo il ritiro che i conciatori faranno dei ritagli di pelle da parte dei clienti (pellettieri e calzaturieri), offrendo così nel modo più utile una soluzione razionale e positiva per l'intera filiera".
 
L'accordo vuole favorire la realizzazione di investimenti finalizzati alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti nel ciclo produttivo. Vuole anche valorizzare quei rifiuti attraverso il riciclo, il recupero e il riuso. Al tempo stesso si punta a assicurare lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle imprese conciarie non recuperabili presso la discarica di Scapigliato (Cecina) di Rea Impianti per tutta la durata della fase transitoria (tre anni) fino all'entrata in funzione dei nuovi impianti di economia circolare.

La Regione Toscana, da parte sua, si impegna ad assicurare la conclusione dei procedimenti amministrativi necessari per la realizzazione degli impianti di economia circolare a servizio delle aziende conciarie rappresentate dall'Associazione dei conciatori.

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