L’Emilia Romagna vuole creare il corpo di Polizia ambientale e agroalimentare
Perplessi Forza Italia e Cinquestelle
La Regione Emilia-Romagna presto potrebbe dotarsi di un corpo di Polizia ambientale e agroalimentare. È stata approvata a maggioranza una risoluzione presentata dal Partito democratico e da Sel, primi firmatari Gianni Bessi (Pd) e Igor Taruffi (Sel), che chiede alla Giunta di agire perché sia garantita “l'organizzazione di una Polizia ambientale e agroalimentare che assuma funzioni e risorse connesse all'attività di sicurezza ambientale e agroalimentare e del territorio”.
Il riferimento è alla delega al Governo di intervenire sul riordino delle funzioni di Polizia, riorganizzando il Corpo forestale dello Stato, anche assorbendolo nelle altre forze di Polizia.
Le funzioni del nuovo Corpo sarebbero: il contrasto agli “ecoreati”; il mantenimento della biodiversità; la vigilanza e il contrasto ai reati compiuti a danno degli animali, come il bracconaggio, nonché il commercio illegale di specie in via d'estinzione, e il contrasto al traffico internazionale di legname. Infine, si chiede di rafforzare le funzioni di Polizia ambientale e agroalimentare “anche valutando possibili forme di coordinamento con le funzioni di Polizia già esistenti in altri corpi, favorendo una reale innovazione istituzionale”.
Respinti invece altri due atti di indirizzo, che chiedevano di impedire la soppressione del Corpo forestale dello Stato: il primo presentato da Tommaso Foti di Fratelli d'Italia e Galeazzo Bignami di Forza Italia, il secondo a firma Andrea Bertani e Gian Luca Sassi del Movimento 5 stelle. Secondo Foti il “riordino delle forze di Polizia non può portare alla soppressione della Forestale, perché comporterebbe la dispersione di competenze indispensabili per la protezione dell'ambiente, dell'agricoltura e del territorio”.