Eurispes/1 – Il crimine ambientale non conosce crisi: 5.231 reati in più in due anni
Nel nostro paese crescono cemento abusivo e smaltimento illegale dei rifiuti. La Campania è la regione con più reati, ma peggiora anche la Lombardia. Solo l’Emilia Romagna inverte il trend
La criminalità ambientale è un’impresa che sembra non conoscere crisi. Nel 2011 i reati contro l’ambiente scoperti in Italia sono stati 33.817, a fronte dei 28.586 denunciati nel 2009: esattamente 5.231 in più nel giro di poco più di due anni.
È quanto rileva il “Rapporto Italia” dell’Eurispes, ricordando i dati messi a disposizione da Legambiente.
Il primo numero che emerge dall’analisi dei numeri relativi al ciclo dei rifiuti è un aumento nel 2011 del numero di infrazioni rispetto al 2009 (da 5.217 a 6.662 illeciti). Se si considera l’incidenza percentuale del dato rispetto alle singole regioni, ancora una volta – riferiscono gli esperti dell’istituto di ricerca – è la Campania a detenere il primato con 13,4% nel 2011 a fronte del 15,5% nel 2009, seppur con un lieve decremento nei due anni del 2,1%. Toscana e Lazio detengono il primato tra le regioni dell’Italia centrale. Il Lazio, invece, fa registrare un consistente aumento di quattro punti percentuali (dal 5,5% del 2009 al 9,5% del 2011). La Lombardia si colloca al primo posto tra le regioni dell’Italia settentrionale, con il 5,2%: era al 2,9% due anni fa.
Inoltre, il rapporto fa notare la netta diminuzione nel biennio dei reati ambientali in Emilia Romagna, area che passa dal 4% di illeciti nel 2009 al 2,2% nel 2011.
Resta su valori molto elevati la pressione del cemento illegale sul nostro territorio: nel 2011 si sono infatti consumati oltre 18 reati al giorno, con una leggera flessione rispetto al 2009. Anche per questo tipo di illeciti è la Campania a trovarsi al primo posto, seppur con una flessione rispetto al 2009 (dal 15,8% al 13,4%). La Liguria diventa la prima regione del nord con 362 illeciti – il 5,4% rispetto al 4% del 2009 – seguita dalla Lombardia che registra un incremento dell’1,8%.