Metro lancia a Milano la schiscèta contro lo spreco alimentare
La gamella con il pasto torna di moda con una campagna web e nei bar insieme con i dipendenti della catena di grande distribuzione all’ingrosso
Dopo l’annuncio in occasione dell’iniziativa #metroperexpo, la #schiscetareverse diventa realtà concreta. Sono stati oltre 1.800 gli esercizi commerciali di Milano raggiunti dallo staff di Metro Italia per sensibilizzare cittadini e ristoratori sul tema dello spreco alimentare. L’altra settimana 300 dipendenti di Metro Italia hanno “invaso” Milano e i locali dei loro clienti della ristorazione e dell’ospitalità per coinvolgere consumatori ed esercenti nell’utilizzo della schiscèta, la gavetta dei manovali milanesi che per la pausa del pranzo si portavano da casa gli avanzi schiacciati l’uno sull’altro (da qui il termine schisceta, traducibile con il neologismo “schiaccetta”). Con il tempo la gamella è però diventata anche strumento indispensabile per gli impiegati.
L’obiettivo di Metro è riportare in uso questo strumento, la gamella, affinché i consumatori si facciano dare da bar e ristoranti le porzioni non mangiate del cibo ordinato. Il “doggy-bag” e la consegna degli avanzi non mangiati è una prassi comune all’estero, ma non in Italia. Oggi Metro vuole recuperare quella tradizione facendo però una sorta di inversione a u. La schiscèta si trasforma così in oggetto che consente di evitare lo spreco di cibo non gustato durante i pranzi o le cene al ristorante, ma diventa a sua volta pranzo o merenda del giorno successivo. All’iniziativa aderiscono lo chef bistellato Claudio Sadler, i membri della Nazionale Italiana Cuochi e il Banco Alimentare.
Così nei giorni scorsi dopo il pranzo nei locali milanesi i 300 dipendenti di Metro Italia si sono trovati in piazza del Duomo a Milano per una merenda collettiva con gli avanzi del pranzo insieme con Sadler, gli chef della NIC, Banco Alimentare e uno stuolo di cuochi e baristi di CastAlimenti e Planet One.