Milano capitale dell’amianto-killer: solo nel 2017 duemila decessi
L’allarme lanciato dall’Osservatorio Nazionale Amianto che ha presentato i dati epidemiologici della Lombardia. Dopo il capoluogo, Varese, Bergamo e Brescia le città più colpite
“Milano è la città record di casi di mesotelioma e delle altre patologie asbesto correlate che sono in continuo aumento, in particolare in Lombardia, più che in altre regioni e città italiane. Nella cintura industriale di Milano, inoltre, alla quantità si aggiunge una particolare trascuratezza nelle misure di sicurezza che, seppur in sé poco efficaci, avrebbero quanto meno diminuito le esposizioni e dunque l'impatto della fibra killer sulla salute dei lavoratori e dei cittadini”. Lo ha detto nel suo intervento Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, in occasione della presentazione dei dati epidemiologici su amianto in Lombardia che si è tenuto al Tribunale di Milano.
Fin dal 2008, l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) ha segnalato la condizione di rischio in Lombardia, con particolare riferimento agli istituti scolastici e alle case popolari presenti nella città di Milano e in tutta la regione. I dati ONA segnano un netto costante aumento dei casi di mesotelioma a partire dal 2000, in linea con le rilevazioni del Registro Mesoteliomi Regione Lombardia. Infatti, lo stesso Registro Regionale riporta, per il periodo dal 2000 al 2014, un totale di 5.897 casi. Si va dai 355 casi del 2000 ai 480 del 2011. In alcuni casi, la diagnosi non è certa. Il VI Rapporto Mesoteliomi Inail dell’ottobre 2018, conferma i dati ONA fino al 2015: 5.680 casi di mesotelioma
I casi di patologie asbesto correlate, anche mortali, in Lombardia sono infatti in costante aumento. Rispetto ai casi del 2000 (277), già nel 2010 i casi segnalati sono stati 409, per il 2013 i casi segnalati sono stati 472, per i successivi anni le segnalazioni ricevute da ONA sono in continuo esponenziale aumento e per il 2017 sono più di 500 i casi di mesotelioma segnalati tramite la piattaforma interattiva ONA REPAC (https://onanotiziarioamianto.it/onar...). Il tutto in linea anche con le statistiche e le rilevazioni del VI Rapporto Mesoteliomi, che hanno censito, a partire dal 2000, 5.680 casi (pari al 20,8%).
Se si tiene conto delle altre patologie asbesto correlate, almeno il doppio dei decessi rispetto a quelli provocati dal mesotelioma sono ascrivibili al cancro dei polmoni (altri 1.000 decessi) e, tenendo conto delle altre patologie, si giunge a un conteggio che supera i 2.000 decessi per patologie asbesto correlate solo per quanto riguarda la Lombardia e solo per il 2017.
L’ONA, sulla base delle segnalazioni e dei rilievi, con incrocio dei suoi dati con quelli delle agenzie, ha ripartito i dati epidemiologici (relativi al periodo dal 2000 al 2015) per ogni singola Provincia della Regione Lombardia: Milano hinterland: 882 (Sesto San Giovanni: 138; Milano 1: 502; Milano 2: 242); Milano Città: 653; Bergamo: 564 Varese: 453; Pavia: 491; Monza Brianza: 394; Brescia: 387; Como: 237; Cremona: 171; Lecco: 166; Mantova: 140; Lodi: 112; Sondrio: 83; Valcamonica: 34.
I dati delle agenzie pubbliche sul mesotelioma sono coerenti con quelli ONA, che però si fermano al mesotelioma. Non vengono censiti i dati relativi alle altre patologie asbesto correlate (tumore polmonare, asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici, tumore alla laringe, alla faringe, al colon, alle ovaie, etc.) e, se se ne tiene conto, occorre osservare che il solo tumore del polmone causato dall’amianto provoca il doppio dei decessi del mesotelioma (quindi circa 1.000 decessi ogni anno solo in Lombardia per tale patologia).
In Lombardia c’è ancora il 33% della presenza totale di amianto in Italia: oltre 210.000 siti censiti in Lombardia, di cui il 12% nel settore pubblico e l’88% in quello privato, con 6 milioni di mq di cui 1,5 di amianto in matrice friabile, che hanno necessità di bonifica e smaltimento, altrimenti si continueranno ad avere ulteriori esposti, malati e decessi correlati. La presenza di coperture in cemento amianto in Lombardia è stimata, a tutt’oggi, in almeno 2.053.524 m3, di cui la maggior parte (566.916 m3) si trova nella zona di Milano – Monza Brianza.
L’ONA ha supportato le vittime dell’amianto in Lombardia al fine di ottenere giustizia e ha contribuito a promuovere i procedimenti giudiziari in sede civile e penale. Per il caso delle case popolari di Milano e della Lombardia, ad esempio, l’ONA ha ottenuto l’approvazione di una mozione della regione finalizzata al sostegno degli enti locali per la bonifica.