Allarme amianto, per l’Istituto superiore di sanità ci sono 30mila tonnellate
Le 22 discariche non sono sufficienti a smaltire il pericoloso minerale
In Italia ci sono ancora 30 milioni di tonnellate di eternit in uso, una quantità enorme che non si può smaltire solo con gli attuali siti di stoccaggio. Il dato è emerso durante un convegno organizzato dall’Istituto superiore di sanità sul Progetto Amianto per parlare della situazione italiana delle attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti contenenti amianto, delle ricadute possibili per la salute dei lavoratori e della popolazione a contatto con fibrocemento, eternit, fibronit e altri materiali contenenti amianto, fluoro-edenite e fibre simili.
Attualmente nel nostro paese solo 22 discariche accettano rifiuti contenenti amianto, ed esiste un solo impianto sperimentale per la sua inertizzazione, nonostante questo tipo di rifiuti costituisca il 14% di tutti quelli pericolosi. Questo a fronte di una crescita annua in alcuni casi superiore al 100% dei rifiuti con fibrocemento da smaltire, e un censimento che ha visto almeno 34mila siti da bonificare nel nostro paese.
'‘Il trattamento dei rifiuti è un punto nodale - ha sottolineato Loredana Musmeci, direttrice del dipartimento Ambiente dell’Iss - in Italia c’è scarsità di offerta, per quello non riusciamo a far partire le bonifiche. Non sappiamo cosa fare dei nostri rifiuti contenenti amianto”.
Problematiche ancora aperte sono il rischio legato all’esposizione ambientale residua dopo il bando dell’amianto (sancìto dall’entrata in vigore della legge 257 del 1992); l’individuazione delle metodologie più efficaci per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica e dei sistemi innovativi di diagnosi e cura delle malattie correlate all’esposizione ad amianto; la cooperazione con i Paesi in cui l’uso dell’amianto è ancora consentito. "Il Progetto è a buon punto - ha aggiunto Loredana Musmeci - e le prime risultanze saranno disponibili nella primavera 2014. Per la parte ambientale dell’ISS sono stati individuati i siti in cui si farà il monitoraggio e si è proceduto ai sopralluoghi, per i quali ci si è accordati con gli enti territoriali. A breve, inoltre, saranno posizionati i campionatori".