Rinnovato l’Istituto superiore sanità, nel 2017 investimenti nella ricerca per 35 milioni di euro
Tra gli obiettivi il potenziamento delle reti internazionali, con l’apertura di una sede a Bruxelles. Focus anche su tecnologie sanitarie, sicurezza delle cure e telemedicina
Il nuovo Istituto superiore di sanità darà nuovo impulso alla ricerca, con un investimento per il 2017 pari a oltre 35 milioni di euro; una riorganizzazione in sei Dipartimenti, sedici Centri Nazionali, due Centri di Riferimento; nuove competenze con strutture ad hoc dedicate a tecnologie sanitarie, sicurezza delle cure, telemedicina, ed una grande attenzione alla prevenzione con un centro interamente dedicato alla promozione della salute e un altro alle dipendenze patologiche. Questo il nuovo assetto dell’Iss, dopo una fase di riordino durata due anni e mezzo.
A presentare la nuova veste dell'Istituto sono stati nei giorni scorsi il presidente dell’Iss Walter Ricciardi e il Direttore generale Lino Del Favero. Accanto alle attività tradizionali di studio e ricerca, controllo e sorveglianza in materie come neuroscienze, malattie infettive, sicurezza alimentare, oncologia, ambiente o malattie cardiovascolari, sono stati creati Centri con nuove competenze; si punta anche a potenziare le reti internazionali, tra l’altro con un nuovo ufficio a Bruxelles.
L'Iss, il più grande Istituto di Sanità pubblica in Italia e in Europa, "è capace di produrre in un anno - sottolinea Ricciardi - oltre 12mila interventi tra controlli, valutazioni, pareri e ispezioni. Ma il nuovo Istituto sarà in grado anche di investire sempre più risorse nella ricerca. È in crescita la previsione del finanziamento di progetti di ricerca scientifici. A fonte del finanziamento di 30 milioni ottenuto lo scorso anno le entrate previste per il 2017 ammontano a circa 35 milioni. Questa è una delle nostre priorità, perché è una ricerca pensata per tradursi in diagnosi e cura, a diventare tecnologia e a rappresentare uno strumento competitivo per la crescita economica del Paese".
"Per conciliare la missione dell'Iss alla sostenibilità economica - afferma Del Favero - serviva una macchina più efficiente e più snella. Il nostro modello permetterà un recupero in termini di costi/benefici di circa 2 milioni l'anno, una cifra che reinvestiremo in salute, a vantaggio dei cittadini". Rafforzati e presenti sui social network anche i telefoni verdi dell'Iss sulle malattie a trasmissione sessuale, il fumo e le patologie rare.