Acqua all’arsenico: il Codacons denuncia il ministro Balduzzi e l’Istituto superiore della sanità
“Hanno mentito per anni e continuano a farlo”, accusa l’associazione dei consumatori. Chieste le dimissioni dei vertici Iss e l’accesso ai dati completi. La storia di un malato
“Sulla presenza di arsenico nelle acque hanno mentito per anni e continuano a farlo, nascondendo la verità. Ho parlato con il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Enrico Garaci: cercano disperatamente di coprire la situazione”. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, dopo il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha denunciato nei giorni scorsi anche l’Iss. E ha chiesto le dimissioni dei suoi vertici.
Nel corso di una conferenza a Viterbo, l’associazione dei consumatori ha divulgato i risultati, ancora parziali, dello studio uscito di recente. Si tratta della seconda di tre newsletter di aggiornamento inviata a dicembre dall’Iss alle 269 persone tra uno e 88 anni (55 fino a 15 anni, 40 sopra i 65) sottoposte al biomonitoraggio. I volontari sono stati reclutati sulla base di specifici requisiti: buona salute, utilizzo dell’acqua della rete di distribuzione per uso potabile e cottura degli alimenti, residenza da almeno due mesi in uno dei 27 comuni interessati, 17 dei quali nella Tuscia.
Tuscia, superati i 15 microgrammi di veleno per litro – Questi alcuni dei passaggi fondamentali: “Valori eccedenti i 15 microgrammi per litro per arsenico inorganico e metaboliti – si legge – sono stati trovati nel 41% dei campioni, evidenziando esposizioni alimentari superiori alla media”. E ancora: “Considerando l’intero campione, la concentrazione media di arsenico nell’acqua usata per la cottura e la preparazione degli alimenti è pari a 16,6 microgrammi per litro. Pertanto può dare un contributo significativo all’esposizione”.
“Abbiamo comunque l’accesso agli atti per ottenere la versione completa della ricerca – ha fatto sapere Rienzi – . Hanno smentito che possano esserci danni alla salute? Per questo ho denunciato il ministro: l’esposizione a lungo termine all’arsenico porta danni alla salute. Balduzzi questo avrebbe dovuto dire”.
Pucker maculare – Alla conferenza erano presenti anche due persone malate a causa dell’arsenico. “Con loro avvieremo due cause pilota – ha continuato il presidente del Codacons – e invitiamo chi è nelle stesse condizioni a contattarci al numero verde 800.582493. Abbiamo diffidato le Asl a chiudere gli esercizi commerciali che usano acqua contaminata: i Nas inizieranno a controllare”.
“Mi sono ammalato a causa dell’esposizione all’arsenico: ho un problema agli occhi irreversibile”, racconta Claudio Rispoli, che nel 2008 si è trasferito da Ostia, sul litorale romano, a Viterbo, dove l’acqua è contaminata. “Fino a che sono rimasto a Ostia era tutto a posto – ha riferito – ma una volta arrivato a Viterbo dalle analisi del capello è risultato che i valori di arsenico nel mio corpo erano 300 volte superiori alla norma”. Per lui è arrivato l’increspamento della retina, che non si può curare. “Avevo accusato un malessere generale e ho smesso di bere acqua dell’acquedotto comunale. I livelli di arsenico, dopo una cura disintossicante, sono tornati normali. La mia vista purtroppo no”. La malattia – si chiama pucker maculare – è stata riscontrata all’ospedale san Filippo Neri di Roma. Il legame tra l’esposizione all’arsenico e questa viene ipotizzato dal referto del medico mostrato da Rispoli.