Difendersi dal maltempo. Così il Mose ha salvato Venezia già 100 volte
La settimana scorsa si è svolto il sollevamento numero 100 delle paratoie mobili contro l’alta marea. Garantita la copertura dei costi di funzionamento nella Legge speciale per Venezia. Nasce l’Autorità per la Laguna di Venezia, il nuovo organismo che prende il posto del Magistrato alle acque.
La settimana scorsa il Mose di Venezia si è alzato per la centesima volta a protezione della città dall’alta marea. Le dighe mobili, secondo una stima del ministero delle Infrastrutture, in cinque anni hanno evitato danni alla città per oltre 2,6 miliardi di euro. Il maggior numero di sollevamenti, 44, è stato attivato per maree che andavano dagli 80 ai 110 centimetri sopra il livello medio del mare. Senza il Mose in funzione, la notte del 22 novembre 2022 la città avrebbe dovuto far fronte ad una marea eccezionale che in mare aperto, esternamente alle dighe, sfiorò i 195 centimetri.
Che cos’è
Il Sistema Mose, acronimo di Modulo Sperimentale Elettromeccanico, per la difesa di Venezia dalle acque alte è costituito da un sistema integrato di opere. È composto da dighe mobili in grado di isolare la laguna dal mare durante gli eventi di alta marea superiori a una quota concordata. Il Mose però è formato anche da opere complementari atte ad attenuare i livelli delle maree più frequenti e a salvaguardare le aree più basse degli abitati lagunari tramite il rialzo delle rive e delle pavimentazioni.
Il numero 100
L’attivazione numero 100 è stata in realtà un’attività abbastanza rutinaria rispetto ai giorni di picco delle maree. Il meccanismo è rimasto in funzione in laguna solo un paio d’ore, e solo parzialmente: la schiera di paratoie è stata alzata in due delle tre bocche di porto, Lido e Chioggia, non a Malamocco, dove è rimasto aperto il varco per il traffico mercantile, in considerazione di una previsione di marea oltre il metro.
Il commento di Salvini
“Il Mose è un esempio di ambizione ed eccellenza italiana” ha detto il ministro Matteo Salvini intervenendo alla presentazione dell’Autorità per la Laguna di Venezia, il nuovo organismo che prende il posto del magistrato alle acque. “Su Venezia stiamo lavorando, come stiamo lavorando su molte città – ha osservato il ministro -. Venezia è un unicum, la città più bella e importante d’Italia per me, e un occhio di riguardo ci sarà. La Legge Speciale per Venezia non rimarrà sulla carta e la gestione e la manutenzione del Mose saranno finanziati, perché ogni alzata è ossigeno, non faremo questioni di soldi”.
Per saperne di più https://www.mit.gov.it/comunicazione...