Il Parlamento europeo boccia i limiti alla lista nera contro le specie invasive
Wwf e Traffic appoggiano le misure contro il traffico di specie protette
Primo ok dell' Europarlamento al regolamento proposto dalla Commissione Ue lo scorso settembre contro l' arrivo e la diffusione delle cosiddette specie aliene invasive, cioè quei “flagelli” animali e vegetali introdotti in un ambiente diverso dal proprio.
Il testo, approvato a larga maggioranza (46 voti favorevoli, 7 contrari e un'astensione) dalla commissione ambiente, boccia il tetto di 50 specie per la lista nera di specie dannose di rilevanza comunitaria – cioè quelle che non possono essere introdotte, trasportate, messe sul mercato o liberate nell'ambiente - come da proposta iniziale.
Inoltre gli eurodeputati ampliano il raggio d'azione del piano d'attacco anche alle specie tipiche di una parte dell' Unione dei 28 ma che risultano invasive per un'altra. Spetterà agli Stati membri però definire le sanzioni, che potranno anche creare un sistema di permessi che consenta a strutture specializzate di continuare ad allevare alcune specie invasive, a condizione che abbiano un elevato valore economico, sociale e ambientale.
Il Wwf e Traffic sostengono fortemente la decisione presa dal Parlamento Europeo e chiedono alla Commissione di rafforzare e attuare pienamente la normativa vigente a livello comunitario e nazionale, migliorare i controlli alle frontiere, aumentare le sanzioni e le condanne per i trafficanti e rafforzare la cooperazione tra paesi europei e lo scambio di informazioni tra le agenzie competenti, come la polizia e la dogana per assicurare che nessun prodotto illecito di fauna selvatica entri e venga commercializzato nel mercato dell'UE.
“L'UE dovrebbe inoltre partecipare con i leader mondiali – commentano le due associazioni - in uno sforzo comune a livello globale per aiutare i maggiori paesi esportatori a proteggere la loro fauna selvatica in via di estinzione, promuovendo campagne nei paesi consumatori come Cina, Thailandia e Vietnam per fermare la domanda di prodotti di animali selvatici illegali come corni di rinoceronte, ossa di tigre e avorio. Nei giorni scorsi il governo cinese ha distrutto un grande quantitativo di avorio illegale”.