Animalìe – In arrivo severe norme Ue sulle specie invasive
Il commissario all’Ambiente Potocnik annuncia una “lista nera” dei flagelli comuni per un’azione coordinata. Dalla zanzara tigre all’ambrosia, le specie “aliene” costano 12 miliardi di euro all’anno all’ecosistema europeo. Gli animalisti: salvate lo scoiattolo grigio
Tutto è pronto per le nuove norme Ue che contrasteranno l’arrivo e la diffusione delle cosiddette specie animali “aliene invasive”. Come la zanzara tigre, vettore di pericolosi virus, o la pianta ambrosia artemisifolia, che scatena allergie al polline, fino allo scoiattolo grigio americano che toglierebbe cibo e territorio al rosso autoctono. “Adotteremo la nuova legislazione nelle prossime settimane”, ha annunciato in queste ore Janez Potocnik, commissario Ue all’Ambiente.
Le nuove regole proposte da Potocnik prevedono soprattutto un grande lavoro in materia di prevenzione. Il primo passo è l’approvazione di una sorta di “lista nera” per vietare l’ingresso in Europa di potenziali minacce. “Queste specie – ha spiegato il commissario – saranno identificate con due diversi approcci basati sul rischio: se possono avere un impatto potenziale solo su certi stati, saranno trattate in un certo modo, oppure, se sono così dannose da meritare un approccio coordinato, saranno trattate in un altro”.
I passi successivi sono la rimozione di popolazioni limitate e la gestione e il controllo delle specie aliene già presenti, per bloccarne la diffusione.
Il report, 110 specie sotto attacco – Le specie esotiche invasive sono una delle principali minacce per la biodiversità. Secondo i più recenti dati dell’Agenzia europea dell’ambiente, delle 395 specie europee autoctone classificate come in pericolo di estinzione dalla “Lista Rossa” Iucn, 110 sono in pericolo a causa di specie esotiche invasive.
Si stima che l’“invasione costi all’Europa circa 12 miliardi di euro all’anno.
“Le specie aliene invasive pongono rischi maggiori di quanto si pensasse per la biodiversità, la salute umana e le economie”, afferma Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia europea dell’ambiente. “In molte aree della Ue, gli ecosistemi sono indeboliti da inquinamento, cambiamenti climatici e frammentazione territoriale. E le invasioni di specie aliene esercitano una crescente pressione sul mondo naturale: un trend difficile da invertire”, avverte McGlade.
La Lav: stop alla strage di scoiattoli grigi – Il tema delle specie “aliene” è però molto dibattuto. Enpa e Lav, per esempio, si oppongono alla “guerra” aperta contro gli scoiattoli grigi di origine americana.
“Sono stati dichiarati specie aliena invasiva e quindi condannati a morte senza appello – protestano gli animalisti. – Si dice mettano a rischio la sopravvivenza dello scoiattolo rosso e per questo diverse amministrazioni ne hanno deciso lo sterminio. Ma il massacro degli scoiattoli grigi, compiuto con il pretesto di preservare gli scoiattoli rossi, è un’azione crudele e priva di fondamento. Pensare di eradicarli continuando a consentirne l’importazione e la commercializzazione non ha alcun senso e rappresenta un inutile dispendio di denaro pubblico”, accusano.
Qui l’appello della Lega antivivisezione.