Quack! I cambiamenti climatici potrebbero trasformare l'uomo in palmipede
La teoria di un paleoantropologo: in futuro i nostri discendenti avranno occhi da gatto per vedere sott'acqua
L'innalzamento del livello dei mari dovuto ai cambiamenti climatici potrebbe alterare l'evoluzione umana, trasformandoci in palmipedi. La curiosa teoria arriva da un paleoantropologo dell'Università del Kent, secondo il quale l'uomo, con il tempo, potrebbe essere indotto a una maggiore affinità con l'ambiente acquatico, sviluppando per esempio mani e piedi palmati.
Secondo Matthew Skinner - scrive il quotidiano inglese Telegraph, riportato da Askanews - un'altra possibile modifica potrebbe riguardare l'apparato visivo, che potrebbe avvicinarsi a quello dei gatti, in modo da poter distinguere la realtà in un contesto torbido delle profondità di mari e fiumi.
Dal punto di vista scientifico, la mutazione oculare avverrebbe con la creazione di un tapetum lucidum, uno strato aggiuntivo nella retina.
Anche i polmoni potrebbero restringersi, dato il minore utilizzo sott'acqua.
Tra le previsioni dello scienziato britannico figura anche un genere umano di norma più grasso. “A causa dell'ambiente freddo, con regolari immersioni, manterremmo uno strato di grasso tipico dell'età infantile, come isolante”.