Rapporto Ue – L’Italia maglia nera dell’aria
“Siamo preoccupati per città come Milano, Novara e Bergamo”, dice Jacqueline McGlade, direttore dell’agenzia Ue dell’ambiente. “Il Nord Italia tenga conto dell’impatto delle industrie”. Il 2013 sarà l’anno della qualità dell’aria
Maglia nera per l’aria italiana. Il nostro paese nel 2010 è, tra i partner europei, quello che ha superato più spesso i limiti Ue per il particolato, l’ozono, il monossido di carbonio, il nickel e il benzene. Preoccupano soprattutto le città del nucleo industriale del nord, con Milano, Novara e Bergamo eletti casi più critici.
È quanto emerge dal rapporto 2012 dell’Agenzia europea per l’ambiente presentato la scorsa settimana a Bruxelles e relativo al periodo 2001-2010. A farci compagnia in fondo alla classifica dell’inquinamento ci sono Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia.
Male anche le concentrazioni di polveri sottili – si legge nel report – che sono state più alte del valore obiettivo annuale fissato per il 2010. Tuttavia, l’Italia registra anche una nota positiva: migliora infatti nel corso degli anni il numero di sforamenti su basi giornaliera del Pm10.
“La nostra preoccupazione va soprattutto a città come Milano, Novara e Bergamo, che sono andate oltre i limiti di ozono, polveri sottili e altri inquinanti”, spiega Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia Ue. Il problema dell’inquinamento nella pianura Padana, secondo McGlade, è legato “alla topografia della regione, ma anche al fatto che l’Italia è un crocevia per le masse d’aria generate dai trasporti a lungo raggio a est, oltre a quello che viene generato in situ. Il nord – ha concluso – tenga conto dell’impatto delle industrie”.
Secondo il rapporto, quasi un terzo degli abitanti delle città europee è esposto a concentrazioni eccessive di particolato in sospensione nell’aria (Pm), una delle sostanze inquinanti più nocive per la salute umana in quanto capace di penetrare nelle parti sensibili dell’apparato respiratorio. “Voglio che il 2013 sia l’anno della qualità dell’aria – ha detto il commissario per l’Ambiente, Janez Potocnik. – E intendo concentrarmi sul rafforzamento della nostra normativa in materia per poter affrontare i problemi che sono stati individuati in questo nuovo rapporto”.