Rifiuti, il ministro Costa impugna la legge delle Marche che vieta gli inceneritori
La legge regionale esclude il ricorso al CSS. Secondo il ministero dell’Ambiente ci sarebbero profili di incostituzionalità e rilievi di tipo comunitario
Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (nella foto) impugna la legge regionale delle Marche, approvata a fine giugno, che definisce le strategie di gestione dei rifiuti escludendo la combustione del combustibile solido secondario (CSS), come strumento di gestione dei rifiuti o di recupero energetico.
"La legge regionale delle Marche sui rifiuti ha due evidenti profili di incostituzionalità, e anche rilievi comunitari”, ha fatto sapere il ministero dell’Ambiente, che parla di “analisi dettagliata dei nostri uffici legislativi e del fatto che “non può non richiederne l'impugnazione”.
“Detto ciò - aggiunge Costa - leggiamo di polemiche preventive secondo le quali saremmo addirittura a favore dell'incenerimento. Chiaramente non è così e stiamo lavorando a una normativa finalizzata alla riduzione della produzione dei rifiuti, all'aumento della differenziata di qualità e chiaramente concordiamo con la ratio di non bruciare Css, combustibile solido secondario”.
Ma non è quella legge regionale - precisa ancora Costa - lo strumento per applicare tale strategia, bensì una normativa statale. Tra l'altro, uno dei rilievi di incostituzionalità riguarda proprio la sovrapposizione della legge marchigiana con lo Sblocca Italia che, imponendo una gestione dei rifiuti contraria a quanto previsto dal contratto di governo, dovremo modificare. Le polemiche non aiutano la virtuosa gestione dei rifiuti, lavorare insieme per il bene comune invece sì".
I commenti - "Solo riducendo la produzione di rifiuti e lavorando sulla qualità della raccolta differenziata potremo scongiurare il ricorso alla discarica e all'incenerimento. Il miglior modo per contrastare il ricorso all'incenerimento è agire concretamente sull'abbattimento della produzione dei rifiuti, sul recupero di materia e lavorare sulla buona qualità della raccolta differenziata, mettendo in campo i principi dell'economia circolare". Questo il commento di Legambiente alla notizia che il ministro dell'Ambiente Costa intende impugnare la legge della Regione Marche che esclude la combustione dei rifiuti e del combustibile solido secondario, approvata all'unanimità lo scorso 26 giugno dall'Assemblea legislativa.
"Al di là della propaganda cinquestelle, qui qualcosa non torna e soprattutto si prenda atto che il Governo M5s-Lega non ‘deve’, ma ‘vuole’ impugnare la nostra legge imponendo alle Marche di rinunciare al divieto di combustione a favore dell'inceneritore, con buona pace di tutti...o quasi". Lo sottolinea il consigliere regionale del Gruppo misto Marche Sandro Bisonni, primo firmatario della proposta di legge approvata all'unanimità per vietare che si realizzi un inceneritore nelle Marche, che parla di "autogol" da parte del M5s.