Rifiuti. Galletti, in arrivo il primo rapporto sul Css nei cementifici
Lo studio sulle sperimentazioni condotte nella cementeria bergamasca di Calusco
“Il ministero dell'Ambiente non è titolare di procedimenti autorizzativi sull'utilizzo di Css presso i cementifici, competenza invece rimessa in capo alle regioni e, nel caso dello stabilimento di Calusco d'Adda, per delega alla competente Provincia di Bergamo”. Così il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, al question time alla camera risponde sull'utilizzo dei Combustibili solidi secondari presso il cementificio di Calusco d'Adda.
Con il decreto ministeriale 22 del 14 febbraio 2013 che prevede l'impiego nei processi industriali e in particolare nel settore del cemento di Combustibili solidi secondari (Css) “l'impegno che il ministero si è assunto è stato quello di istituire un Comitato di vigilanza e controllo quale organo per monitorare la produzione, le caratteristiche e l'utilizzo del Css, nonché in generale l'attuazione del regolamento”.
A questo proposito, secondo Galletti, “è imminente la formalizzazione del primo Rapporto annuale del Comitato, il quale ha realizzato il monitoraggio della produzione e dell'utilizzo del Css, acquisendo i dati dalle amministrazioni pubbliche competenti al rilascio delle autorizzazioni alla costruzione e all'esercizio degli impianti produttori o utilizzatori di Css, tra i quali l'Italcementi di Calusco d'Adda”.
E su questo stabilimento, “fermo restando il fatto che la competenza dei controlli in materia ambientale e sulla salute pubblica è in capo alle Arpa e alle Asl competenti, il mio ministero è a disposizione per dare il supporto necessario, attraverso l'Ispra, qualora richiesto”. L'obiettivo, conclude Galletti, “è portare a conoscenza del pubblico tutte le informazioni utili sulla produzione e l'utilizzo del Css, nella chiarezza e nella trasparenza”.