Si apre la COP24. Trump non cambia idea: al G20 conferma l’addio all’accordo di Parigi
Il presidente Usa continua a negare il ruolo centrale dell'uomo nei cambiamenti climatici. Sulla scia di Trump anche il neoleader brasiliano Bolsonaro che dà l'addio alla prossima candidatura del COP25
Donald Trump non cambia idea sui cambiamenti climatici. La conferma arriva anche dal G20 di Buenos Aires: nella dichiarazione finale del summit si legge, infatti, come i Paesi firmatari dell'accordo di Parigi, tranne gli Usa, confermano come l'intesa sia "irreversibile" e come gli impegni previsti debbano essere "pienamente attuati" pur rispettando le differenze esistenti da Stato a Stato. Nel paragrafo successivo si sottolinea invece che gli Usa ribadiscono la propria decisione di ritirarsi dall'accordo.
Cambio clima può costare il 10% del Pil agli Usa – Il presidente Usa lo aveva già detto anche in un’intervista pubblicata in settimana sul Washington Post che, di fatto, smentisce le conclusioni del rapporto messo a punto dalla sua stessa amministrazione in cui ancora una volta si lancia l'allarme clima. Secondo lo studio il cambiamento climatico può costare all'economia americana centinaia di miliardi di dollari, riducendola drasticamente, fino al 10%, entro il 2100 a meno che non si agisca. E' quanto emerge da un rapporto dell'amministrazione Trump che, pur non offrendo ricette su come procedere, scatta una fotografia preoccupante. Il cambiamento climatico ''sta trasformando dove e come viviamo'' si legge nel rapporto che si pone in forte contrasto con i dubbi di Trump. Il cambiamento climatico "presenta sfide crescenti alla salute, alla qualità della vita e all'economia" si legge nel rapporto, nel quale si mette in guardia sulla necessità di un'azione rapida. I tempi per muoversi sono stretti: più si aspetta più salgono i costi, già elevati. Entro la fine del secolo, le morti legate all'eccessivo caldo costeranno 141 miliardi di dollari, mentre i costi per far fronte all'innalzamento del livello del mare e per le infrastrutture saranno pari a 118 e 32 miliardi.
E nello scetticismo climatico scivola anche il Brasile, che ha ritirato la sua candidatura a ospitare la Conferenza sul clima Cop25 del 2019. Il nuovo presidente Jair Bolsonaro, che entrerà in carica il 1° gennaio, ha idee simili a quelle del collega Usa. Di fronte a questo scenario, anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha rilanciato l'allarme: "una mancata azione per limitare l'aumento della temperatura di 1,5 gradi dai livelli pre-industriali (l'obiettivo più ambizioso dell'Accordo di Parigi), significa più disastri, emergenze e inquinamento, che potrebbero costare all'economia globale fino a 2.100 miliardi di dollari entro il 2050". E se non verrà invertita la rotta, ha concluso, "al momento siamo diretti verso un mondo di cataclismi".