La spesa bio batte la crisi. Consumi in aumento del 7,3%
Lo rilevano Ismea e Gfk-Eurisko. La Coldiretti segnala il boom dell’alimentare low cost che piace a 26 milioni di italiani. Si affaccia il carpooling della spesa
Il biologico resiste alla crisi dei consumi. A testimoniarlo è l’ultima rilevazione del panel famiglie di Ismea e Gfk-Eurisko che indica nel 2012 una crescita della spesa bio del 7,3%, dopo il più 9% messo a segno nel 2011.
I dati riferiti agli acquisti di prodotti biologici confezionati presso i punti di vendita della grande distribuzione organizzata – riferisce l’agenzia Tmnews – rivelano in valore andamenti favorevoli in particolare per biscotti, dolciumi e snack (+22,9% rispetto al 2011) e bevande analcoliche (+16,5%). Ma vanno bene anche pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%), frutta e ortaggi, sia freschi che trasformati (+7,8%), e lattiero-caseari (+4,5%).
Letti a livello territoriale, i dati confermano una maggiore propensione al consumo di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, che rappresentano oltre il 70% del mercato, a fronte di una quota di quasi il 23% del centro Italia e di circa il 7% del mezzogiorno. La dinamica degli acquisti rivela un andamento positivo in tutte le aree ad eccezione del sud, che ha chiuso l’anno in flessione del 7,1%.
Nel complesso, gli italiani fanno la spesa bio con performance superiori a quelle di Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera, dove questo segmento è tradizionalmente forte.
Prezzi bassi e Campagna Amica – La spesa, oltre che bio, è low cost: 26 milioni di italiani vanno a caccia dei prezzi più bassi facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount, ma anche sperimentando canali alternativi come gli acquisti di gruppo, quelli on line o dal contadino. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Swg.
La crisi morde quasi due italiani su tre – sottolinea la Coldiretti – che tagliano sulla spesa con il 62% che confronta con più attenzione del passato i prezzi. Bene i gas, i gruppi di acquisto solidali: coinvolgono ormai il 18,6% della popolazione, vale a dire quasi 7 milioni di persone. Si affaccia poi il carpooling della spesa, con un numero crescente di persone che, di fronte al caro benzina, si mette in auto assieme per dividere i costi e andare a fare acquisti nei punti più convenienti.
In controtendenza è infine da segnalare il boom degli acquisti diretti dal produttore, al quale si rivolge regolarmente il 14% degli italiani, mentre uno su due dice di farlo “qualche volta”. Una opportunità resa possibile dal fatto che in Italia sono presenti quasi 7.000 punti vendita di Campagna Amica, sottolinea la Coldiretti, gestiti direttamente dagli agricoltori
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