Che tempo che fa. L’inverno meteorologico è finito
A Milano clima più caldo e meno piovoso della media. Rilevazioni Omd: tra il 1° dicembre 2017 e il 28 febbraio 2018 la temperatura media è stata di 5,7 °C e sono caduti 91 mm di pioggia
Più caldo e meno piovoso rispetto ai valori tipici della stagione e quasi senza neve: così è stato a Milano l’inverno meteorologico appena concluso, stagione che per i meteorologi è compresa tra il 1° dicembre 2017 e il 28 febbraio 2018.
Il colpo di coda finale, con i venti freddi provenienti dalla Russia che hanno abbassato notevolmente le temperature degli ultimi giorni di febbraio, facendo registrare la minima più bassa del trimestre (-3,6°C nella giornata del 27) non deve quindi ingannare.
È infatti di 5,7 °C la media delle temperature rilevate nel corso di questi tre mesi dalla centralina meteorologica di Milano Centro (presso la sede centrale dell'Università degli Studi di Milano), una delle otto gestite sul territorio cittadino dalla Fondazione Omd–Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, che rilevano quotidianamente differenti parametri, tra i quali temperatura e precipitazioni.
Un valore che, come quello degli ultimi cinque inverni, è superiore alla media del trentennio 1981-2010, equivalente a 4,5 °C, e che tra quelli registrati nell’ultimo decennio si avvicina alla temperatura media dell’inverno 2016-17 (5,9°C) e a quella del 2007-2008 (6°C).
Al contrario, la quantità di precipitazioni cadute nel corso del trimestre è inferiore alla media di riferimento: 91 millimetri contro i circa 180 millimetri.
La temperatura - A influire sulle temperature elevate sono stati, in particolare, i dati relativi a gennaio. Se infatti la temperatura media di febbraio, 5°C, risulta inferiore a quella degli ultimi anni e in generale a quella del trentennio di riferimento (5,6°C), così come quella di dicembre (4,9°C), la temperatura media di gennaio è stata di 7°C, la seconda più elevata dal 1900 dopo quella registrata nel 2007 (7,2°C). Un valore determinato dalla frequente presenza di condizioni atmosferiche di alta pressione a cui si sono sovrapposti anche episodi di Föhn, come quello che il 21 gennaio, in corrispondenza di una giornata soleggiata, ha fatto registrare la massima del trimestre, 15,1°C, insieme a un vento massimo di 10,4 metri al secondo (37 chilometri l’ora), un dato piuttosto elevato per la città di Milano.
La pioggia - Le precipitazioni si sono distribuite in maniera piuttosto omogenea tra i mesi. A dicembre, caratterizzato da tempo prevalentemente stabile e da pochi e brevi passaggi di perturbazioni, sono caduti 34 mm concentrati in un paio di giorni, in particolare nella giornata del 27; nei mesi di gennaio e febbraio, più instabili e contraddistinti dall’alternarsi di giornate di bel tempo e fasi perturbate, sono stati registrati rispettivamente poco più di 29 millimetri e circa 28 millimetri suddivisi su più periodi.
La nevicata - Una debole nevicata (1,5 centimetri) si è verificata il 10 dicembre, qualche fiocco è caduto il 25 febbraio. Il 17 gennaio, invece, si è verificato un rovescio del cosiddetto graupel, una precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi in prevalenza sferici, con un diametro compreso tra i 2 e i 5 millimetri, caratterizzati da una struttura facilmente comprimibile che li porta a sbriciolarsi nel loro impatto con il suolo.
L’arrivo della primavera - La primavera meteorologica è iniziata il 1° marzo con temperature al di sotto delle medie stagionali, ma in graduale aumento, che diverrà più sensibile nei prossimi giorni. Come tipicamente avviene nella stagione, il clima più temperato sarà tuttavia associato a condizioni di variabilità atmosferica.